Leopolda, Delrio: "L'obiettivo del governo è risarcire chi non era informato"
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FIRENZE, 12 DICEMBRE 2015 - «L'obiettivo del governo è cercare di salvaguardare tutti quei cittadini che hanno sottoscritto azioni ed obbligazioni in maniera inconsapevole, che non sono stati adeguatamente informati. Questo è un fatto gravissimo, che va appunto corretto. Senza intervento, avremmo mandato in crisi decine e centinaia di aziende, piccole aziende che hanno ricevuto prestiti da queste banche; quindi salvare queste banche, era necessario ripartire». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, parlando con i giornalisti alla Leopolda a proposito del decreto salvabanche del governo. [MORE]
«Il governo italiano, come ha detto il ministro Padoan, che è responsabile di questo procedimento, farà di tutto per trovare le vie per risarcire questi cittadini a cui va la nostra vicinanza ma dobbiamo anche imparare da questa vicenda che il cittadino va difeso sempre di più da una differente capacità di informazione» ha spiegato Delrio, il quale ha poi aggiunto: «Dobbiamo fare in modo di aumentare molto la trasparenza e l'informazione per i cittadini, anche in campo finanziario dove purtroppo questi prodotti vengono venduti a persone che probabilmente non riescono a comprenderne la pericolosità», ha commentato il ministro delle Infrastrutture.
Domani mattina a Firenze, in occasione della conclusione della Leoopolda, una rappresentanza degli obbligazionisti delle quattro banche salvate dal decreto chiederanno di incontrare Renzi. "C'è questa posibilità?" è stato chiesto dai cronisti a Delrio: «Il presidente del Consiglio ha detto fin dall'inizio che abbiamo fatto quello che era possibile fare per limitare i danni provocati da altri e quindi siamo dalla parte di questi cittadini - ha risposto Delrio - siamo favorevoli al fatto che ci sia una commissione di inchiesta per capire chi ha mancato di vigilanza, di responsabilità, quindi non abbiamo paura di dire la verità, come sempre, questa è la Leopolda del resto».
Tiziano Rugi
Foto: Repubblica.it