Lello Arena incanta la platea del Grandinetti con la commedia “Miseria e nobiltà” di Scarpetta
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LAMEZIA TERME (CZ) 25 GEN - Un autentico successo ha riscosso la celebre commedia “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta, per la regia di Luciano Melchionna, portata in scena al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia Terme dalla compagnia Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro e inserita nella rassegna teatrale “Vacantiandu” con la direzione artistica di Diego Ruiz e Nico Morelli e la direzione amministrativa di Walter Vasta.
Lo spettacolo, che ha registrato il tutto esaurito , ha incontrato subito il favore del pubblico manifestato palesemente con le costanti risate e i sentiti applausi tributati anche a scena aperta avendo compreso subito la bravura degli attori capitanati dal famosissimo Lello Arena che ha curato anche l’adattamento dell’opera originaria “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta recuperandone l’universalità del messaggio. Sul palcoscenico gli attori Maria Bolignano, Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Veronica D’Elia, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Alfonso Dolgetta, Sara Wspisito, Carla Ferraro, Luciano Giugliano, Irene Grasso, Fabio Rossi, insieme a Lello Arena, hanno raccontato in lingua napoletana le vicende di una famiglia poverissima che vive in uno scantinato buio, umido e scrostato e che lotta per la sopravvivenza: sono esseri affamati di cibo e di vita che trascinano i propri corpi come fantasmi e che vivono di espedienti senza mai arrendersi di fronte alle avversità della vita e in attesa di un miracolo che possa cambiare il loro mortificante stato di disagio.
L’azione è incastonata in un significativo allestimento scenico che conferisce al racconto una maggiore credibilità e nel contempo esalta l’ottima performance di tutti gli attori capaci di arrivare direttamente al cuore degli spettatori molto divertiti dalle battute comiche ed esilaranti anche se velate da una sottile ironia ed esortanti a mille riflessioni sulle condizione di un’umanità povera e sofferente in contrasto con un’ altra umanità ricchissima ed indifferente alle miserie altrui. Protagonista è il noto personaggio di Felice Sciosciammocca (Lello Arena) scrivano del teatro San Carlo che vive perennemente in uno stato di estrema povertà. La fortuna sembra arrivare quando il figlio di un marchese, innamorato di una ragazza plebea, bussa alla sua porta chiedendogli l’aiuto necessario a realizzare il suo sogno d’amore . Così Felice Sciosciammocca si finge nobile agli occhi del futuro suocero per favorire il matrimonio.
Un tema molto attuale che ripropone situazioni reali e grottesche nelle quali,a causa della miseria e del bisogno, si debba fingere per denaro e diventare qualcosa che non si è. A fine spettacolo una grandissima ovazione da parte del pubblico soprattutto nei confronti di Arena al quale è stata consegnata la consueta maschera simbolo della rassegna “ Vacandiandu”.
Foto di scena di Miseria e nobiltà
Lina Latelli Nucifero