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MILANO, 11 OTTOBRE 2011- L'agente dei vip Lele Mora, arrestato a giugno per la bancarotta della LM Management, e' stato iscritto dalla Procura di Milano nel registro degli indagati con l'accusa di concorso in bancarotta in un'altra inchiesta dei pm di Milano Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci relativa al fallimento di un'altra societa' del suo gruppo, la Diana Immobiliare. [MORE]
Insieme a lui, risulta indagata anche la figlia del manager che, dopo aver accusato nei giorni scorsi un malore nel carcere di Opera, dove si trova dal 20 giugno scorso con l'accusa di bancarotta fraudolenta della Lm Management, è ancora ricoverato all'ospedale San Paolo di Milano. Ricordando brevemente l'antefatto, l' 11 aprile scorso il Tribunale fallimentare di Milano, aveva accolto le istanze dei pm Fusco e Carducci, procedendo a dichiarare il fallimento della Diana Immobiliare e di Mora come imprenditore individuale.
Il procedimento fallimentare era scaturito determinato dalla bancarotta da 18 milioni di euro della Lm Management. In base a quanto sostenuto dai giudici fallimentari, e' emersa una situazione debitoria verso la Lm Management sia di Diana Immobiliare sia dell'imprenditore individuale Mora, come tale «fallibile personalmente».
A ciò si aggiunge il fatto che per i Pm, il manager aveva la "capacita', come dominus di "condizionare (...) l'attivita' delle societa' del gruppo come meri strumenti della sua individuale attivita' di imprenditore e di manager di artisti".
Comunque sia, sembra che Lele Mora si stia preparando a patteggiare la pena ma, secondo indiscrezioni, gli inquirenti non sarebbero disponibili ad accordare al'agente dei vip un patteggiamento sotto i 4 anni, come chiede la difesa, e senza il versamento di somme a risarcimento.
Rosy Merola