Legge Severino: accolto il ricorso del sindaco De Magistris contro la sospensione dalla carica

NAPOLI, 25 GIUGNO 2015 – Il presidente del Tribunale di Napoli, Ettore Ferrara, per «l’evidente rilievo mediatico assunto dalla questione», ha reso nota la decisione della corte sull’accoglimento del ricorso presentato dai legali del sindaco Luigi de Magistris contro la sospensione dalla carica disposta ai sensi della legge Severino, dopo la condanna per abuso d'ufficio nel caso “Why not” - il provvedimento di sospensione era stato firmato il primo ottobre 2014 dal prefetto di Napoli Francesco Antonio Musolino.[MORE]

La prima sezione del Tribunale civile di Napoli (presidente Umberto Antico, relatore Ornella Minucci) ha confermato l’orientamento del Tar, che si era pronunciato in tale direzione già l’ottobre scorso, reintegrando de Magistris nelle sue funzioni il 30 ottobre 2014: «il Tribunale - informa Ferrara - ha sospeso l'efficacia del suddetto provvedimento fino alla decisione della Corte Costituzionale sulla già sollevata questione di legittimità costituzionale, rimettendo le parti per il merito all'udienza del 26 ottobre».

La decisione potrebbe avere dei contraccolpi sulla vicenda relativa al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Quasi a voler lanciare un segnale al neo governatore, il primo cittadino De Magistris ha precisato che quello del tribunale di Napoli «non è un provvedimento erga omnes, ma riguarda Luigi de Magistris». «Si riconosce - ha aggiunto - che chi è stato eletto, e nel mio caso quando la legge Severino non c’era, deve poter esercitare il diritto-dovere di svolgere le funzioni e, se ciò non avviene, si causa un danno e si lede un diritto del candidato e degli elettori. Ora la Consulta stabilirà i corretti confini costituzionali della norma».

Per il ministro dell'Interno Angelino Alfano, la «decisione dei giudici - ha commentato da Bruxelles - è l'ennesima prova che un pezzo della legge Severino non funziona. Non dico che non funzioni nel suo insieme, perché stiamo contrastando più efficacemente la corruzione, ma per quanto riguarda i regimi di sospensione non funziona».

Domenico Carelli

(Foto: politicatablet.altervista.org)