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26 OTTOBRE 2015 - In Lega Pro oggi era in programma il Security Day. Si è trattata di una giornata dedicata ai club, divisa in due parti. La prima è stata focalizzata sulle attività di Integrity e la seconda sul ruolo degli SLO.
Ai lavori sono intervenuti Paolo Marcheschi, sub-commissario Lega Pro, Michele Uva, direttore generale FIGC, Giovanni Spitaleri, responsabile Integrity FIGC, Alessandro Bolis dell’ ICS, Marcello Presilla, Integrity Manager di Sportradar e Vittorio Angelaccio, Integrity Office Lega Pro. [MORE]
“E' stato un confronto aperto e positivo coi club- ha dichiarato Paolo Marcheschi, sub-commissario Lega Pro. E' stato illustrato cosa fa la Lega e cosa faremo nei prossimi mesi insieme alle società in tema di Integrity. Il match fixing è un sistema criminoso che si avvicina al calcio in modo subdolo e invisibile, ma che lascia danni permanenti al sistema calcio".
" In particolare- ha continuato Marcheschi- abbiamo incontrato i referenti Integrity dei club con cui facciamo un lavoro congiunto assieme a Sportradar e ICS per monitorare, prevenire e denunciare comportamenti anomali, ma anche per formare i tesserati a comportamenti corretti che evitino sanzioni gravissime".
“Proseguire in questa partnership, ormai così ben collaudata, è per noi motivo di grande soddisfazione e conferma la grande sensibilità dimostrata dalla Lega Pro verso il delicato tema del match fixing e della formazione contro le frodi nello sport – ha commentato Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar -. Siamo orgogliosi di essere a fianco di Lega Pro e di ICS per questa e per le prossime stagioni, per un prezioso lavoro di prevenzione e di tutela del calcio pulito, attraverso l'attività formativa per i club e il monitoraggio in tempo reale dei flussi di scommesse relativi al pre-match e al live betting su tutti gli incontri di campionato e Coppa Italia. Durante i nostri workshop informeremo giocatori, dirigenti, addetti ai lavori, sui meccanismi e i rischi connessi al match fixing, le modalità attraverso cui le organizzazioni criminali agganciano i giocatori, le gravi conseguenze per chi è coinvolto in casi di manipolazione, il tutto illustrato nei dettagli grazie anche ai case history analizzati da Sportradar. L’obiettivo è rendere pienamente consapevoli dei rischi e delle conseguenze di un comportamento antisportivo, in modo da fornire ai giocatori le giuste armi della conoscenza e della prevenzione contro chi strumentalizza lo sport ai fini di frode”.
“La nostra attenzione alla moralità e all'aspetto puramente sportivo del mondo del calcio ci ha convinto a diventare partner dei progetti di Integrity – ha commentato il Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo Paolo D’Alessio - e siamo sicuri che svolgere queste attività con convinzione e promuovere la correttezza nei comportamenti sportivi rappresenti un valido strumento di supporto per tutti coloro che, come noi, credono nell’etica dello sport”.
La Lega Pro è partita nella stagione 2010-2011 con l'attività di lotta alle frodi sportive e con il monitoraggio di tutte le gare. In totale, ha svolto incontri di formazione e informazione in 86 città, incontrando 86 club e 11.700 tesserati.
Nel pomeriggio, il programma del Security Day ha previsto il focus sulla violenza negli stadi e negli ambienti calcistici con l’intervento di Antonio Talarico della Figc con un approfondimento sul ruolo dello SLO, che anche in Italia comincia a dare i suoi frutti.
Il Security Day è nato per evidenziare una priorità della Lega Pro, quella di combattere ogni forma di illegalità e comportamenti scorretti.