"LeAli al futuro" diventa regionale
Cronaca Calabria

"LeAli al futuro" diventa regionale

domenica 10 luglio, 2011

Catanzaro 10 luglio 2011 - Minori reclusi, annuncio dei due Ministeri interessati Con il contributo diretto di loro rappresentanti, il Ministero della Giustiza e quello per Istruzione, Università e Ricerca hanno suggellato la chiusura del progetto “LeAli al futuro”, affidato in via sperimentale per la Calabria all’Istituto comprensivo “Vincenzo Vivaldi” di Catanzaro Lido. [MORE]

Davanti alla consueta folta platea, stavolta anche interessata dal ritiro degli attestati individuali di partecipazione, il dirigente scolastico Vitaliano Rotundo ha ospitato gli interventi del Dirigente generale del Dipartimento di giustizia minorile presso il dicastero di via Arenula, Serenella Pesarin e quello del Direttore dell’Ufficio scolastico calabrese, Francesco Mercurio. Solo poche ore prima, al civico 199 di Via Carlo V, il progetto nazionale dedicato ai minori reclusi aveva aperto i battenti ad un laboratorio artigianale. “Tutti parlano di crisi economica – ha detto la Pesarin – ma nessuno della crisi culturale che attanaglia i popoli occidentali, dominati dalla competizione. Non possiamo parlare ai giovani di legalità se vedono i genitori evadere il fisco; o di sport come valore socializzante se i calciatori continuano a percepire somme sproporzionate.

Ci convinciamo d’essere poveri ma non è così: è il potere d’acquisto che è precipitato. Sono stata nei Paesi in via di sviluppo, dove i bambini sono usati per bonificare i campi minati – ha proseguito – lì dove esiste il dolore più crudo; ma anche nella civile Francia l’allarme violenza scuote la società. In Italia tanti vengono perché la tv mostra una falsa realtà, con una comunicazione sociale che orienta le masse. Cari insegnanti e operatori sociali – ha chiosato la dirigente ministeriale – meno male che ci siete. E questo progetto merita di essere allargato anche alle altre scuole.”

Le ha fatto eco Francesco Mercurio, condividendo e annunciando che “LeAli al futuro” sarà esteso a livello regionale. Il direttore regionale scolastico si è proiettato anzi ancora più in là. “Bisogna pensare a nuove metodologie per l’intero mondo della scuola – ha detto - guardare avanti per utilizzare metodi didattici alternativi allo scenario cattedra/banchi. Non basta trasmettere conoscenze raggiungibili con internet; basta lavagna ed aule: immaginiamo realtà diverse, format architettonici adeguati. Serve una formazione efficace del corpo docente e fare rete con le altre istituzioni, la cosa forse più difficile. Su questo fronte – ha concluso Mercurio - saremo impegnati per tutto il prossimo anno scolastico”.

Ad arricchire il pomeriggio che ha concluso i sei mesi di incontri formativi hanno contribuito gli interventi del direttore del Centro di Giustizia Minorile di Calabria e Basilicata Angelo Meli; del cappellano minorile don Antonio; dell’insegnante referente del progetto Francesca Tedesco che ha enunciato i progetti multimediali prodotti dai gruppi; dell’educatore minorile Massimo Martelli che ha riassunto i nomi ed i passaggi salienti dei quattordici incontri precedenti; e di un delegato dell’assessorato comunale ai servizi sociali. Il dirigente Rotundo, dal canto suo, ha accolto le nuove proposte dichiarandosi pronto a continuare il percorso didattico e organizzativo di questo importante progetto sperimentale affidatogli dai due Ministeri.

Nico De Luca


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