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Lavoro, Curriculum? No grazie, si assume in base alle segnalazioni personali

Rosy Merola
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Lavoro, Curriculum? No grazie, si assume in base alle segnalazioni personali
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MILANO, 30 DICEMBRE 2011- Da un'indagine svolta da Excelsior 2011 di Unioncamere e Ministero del Lavoro, risulta che per le assunzioni le imprese preferiscano affidarsi a conoscenze personali, piuttosto che basarsi sulla valutazione dei curriculum, il far ricorso a società di lavoro interinale o ai  centri per l’impiego.

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Infatti, stando ai dati emersi dalla suddetta indagine, nel 2010 oltre sei imprese su dieci hanno fatto ricorso per la selezione del personale a “conoscenza diretta in primo luogo e segnalazioni personali”, attraverso conoscenti o fornitori. Nello specifico, rispetto all’anno precedente, l’impiego del “canale informale” sembra si sia rafforzato, passando dal 49,7% del 2009 al 61,1%. La situazione assume dimenzioni preoccupanti soprattutto nel mezzogiorno dove la percentuale sfiora il 70%.

Si legge nel rapporto, “Il clima economico ancora incerto spinge evidentemente le imprese alla massima cautela nella selezione di nuovi candidati: la conoscenza diretta, magari avvenuta nell’ambito di un precedente periodo di lavoro o di stage, e il rapporto di fiducia da essa scaturito diventano quindi premianti ai fini dell’assunzione”.

Dall' indagine risulta, inoltre, che nel 2010 le imprese abbiano fatto sempre più ricorso delle imprese a strumenti interni, ovvero alle banche dati costruite dalle stesse aziende sulla base dei curriculum raccolti nel tempo (dal 21,5% al 24,6%), ma la quota resta limitata a poco più di due imprese su dieci.

Per quanto concerne i "canali tradizionali" di reclutamento (annunci su quotidiani e riviste specializzate), lo studio evidenzia un calo nel suo utilizzo, scelto solo nel 2,3% dei casi. Per quanto riguarda le aziende che utilizzano intermediatori istituzionali, come società di lavoro interinale, sono in diminuzione: società di selezione (5,7%) e centri per l’impiego (2,9%).

Tuttavia, occorre sottolineare che il quadro cambia in base alle dimenzioni delle imprese: dopo i 50 dipendenti le aziende iniziano a fare più affidamento sulle loro banche dati interne e a basarsi sulla “carta”, ovvero sui cv. Al crescere della dimensione d’impresa, quindi, il rapporto diretto del candidato con il datore di lavoro o tramite conoscenti perde importanza. Nelle imprese con più di 500 dipendenti il ricorso al canale informale scende al 10,2%, mentre l’utilizzo di strumenti interni sale al 48,9%.

Proprio un quadro sconfortante sul funzionamento del mercato del lavoro in Italia che, tuttavia, non sorprende. Un bell'esempio di meritocrazia.

(Fonte: Indagine Excelsior 2011)

Rosy Merola

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Scritto da Rosy Merola

Giornalista di InfoOggi

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