Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 06 APRILE 2014 - I diversamente abili sono forse i più colpiti dalla diminuzione dei posti di lavoro disponibili. Oggi la conferma arriva dal ministro del Lavoro Biondelli, che ha riferito sugli ultimi dati per il rapporto tra lavoro e diversabilità.
Sono quasi 750mila i diversamente abili regolarmente iscritti presso i centri per l'impiego che, però, non hanno alcuna possibilità di lavorare, anche utilizzando gli strumenti messi a disposizione per loro. I dati sono stati presi in esame dal FISE.[MORE]
Stando ai dati, solo il 16% dei diversamente abili avrebbe un lavoro utile per affrontare le spese di tutti i giorni, mentre il 25% sarebbe ancora in attesa di un impiego, pur essendo tra i primi posti nelle graduatorie pubbliche: il dato spaventa ancora di più se si pensa che non ci sarebbe posto nel settore pubblico e nemmeno nel privato.
La posizione dei ministro si inserisce dopo la richiesta di un giovane diversamente abile all'Unione Europea. Il giovane dimostrava dati alla mano che l'84% dei diversamente abili non lavorava. La denuncia era già partita nel 2013 all'Unione Europea, ma solo ora il Ministro era riuscito a dare dei dati certificati.
"Ormai quasi quotidianamente mi arrivano lettere e telefonate di disabili disperati per la ricerca di lavoro, la solitudine e la paura per il futuro" spiegano dalla Cgil. Una situazione che lede il concetto stesso di diversabilità: competenze diverse che è davvero controproducente sprecare in un mondo del lavoro sempre più competitivo.
(www.lastampa.it)