Lavoratrice romena rinviene un portafoglio abbandonato con quasi duemila Euro e lo riconsegna

mercoledì 4 gennaio, 2012

GENOVA 4 GEN. 2012 - I giornali, le televisioni e tutti i mass- media italiani sono abituati a parlare dei romeni solamente quando accadono gravissimi fatti di cronaca che li vedono protagonisti in negativo. Dopo l’ingresso della Romania nell’Unione europea c’è stata una vera propria caccia al romeno delinquente da parte di gran parte del mondo del giornalismo italiano cui non si è sottratto neppure il più autorevole quotidiano del Bel Paese, [MORE]cioè il Corriere della Sera, il quale spesso e volentieri ha presentato in maniera positiva albanesi, sudamericani ed altre razze di immigrati ma ai cittadini neo- comunitari provenienti dalla nazione danubiana ha quasi sempre riservato solamente le pagine in cronaca nera.

Sino a ieri quando i romeni diventavano protagonisti di qualche azione positiva queste erano sistematicamente ignorate. Fortunatamente qualche quotidiano che negli ultimi mesi ha rivisto le proprie posizioni “ romenofobe” e si è fatto un esame di coscienza c’è, come nel caso del più diffuso quotidiano ligure che ha raccontato una storia dal sapore veramente deamicisiano accaduta durante queste feste di fine anno a Genova. Proprio nel primo giorno del 2012 una signora romena, immigrata in Italia per lavoro, rinveniva in Piazza Baracca, nel bel centro della delegazione di Sestri Ponente, un portafoglio appartenente ad un italiano, con dentro i documenti del legittimo proprietario ed una somma di denaro che si avvicinava ai duemila Euro.

La cittadina neo- comunitaria di mestiere fa la Colf in una famiglia genovese ed il suo stipendio mensile ammonta giusto alla metà della cifra rinvenuta. Deve anche badare, con il suo modesto stipendio, al figlio ventenne studente ed in cerca di un lavoro. Nel pomeriggio dell’appena trascorso Capodanno la signora neo- comunitaria era proprio appena uscita di casa per una passeggiata con il figlio quando il giovane ha visto il portafoglio. “ La paura di prenderlo anche solo per restituirlo al legittimo proprietario è stata forte: siamo romeni e sappiamo benissimo che cosa dite voi italiani di noi. Dite sempre che siamo tutti zingari, ladri e prostitute. Pensate se qualcuno della vostra nazionalità ci avesse visto raccogliere quel portafoglio.

Il rischio di essere arrestati sarebbe stato grande”, confessano i due che, poi, raccontano di come il loro essere ligi al proprio civico dovere abbia prevalso e di come abbiano cercato di riconsegnare quel portafogli con tutto il suo contenuto al legittimo proprietario già domenica scorsa. Purtroppo però gli Uffici di Polizia del rione erano sguarniti per la giornata festiva e, dunque, solamente nella mattinata di Lunedì è stato possibile alla donna riconsegnare il tutto, tramite la Polizia, al suo proprietario che mai e poi mai si sarebbe immaginato tanta grazia.

Ora l’italiano un po’ distratto dice di voler offrire un lavoro al figlio della donna per contraccambiare con gratitudine tanta onestà. “ Ma i romeni non sono quelli brutti sporchi e cattivi? “ chiedono provocatoriamente gli amici dello smarritore che poi aggiungono: “In un momento in cui gli stranieri sono visti malissimo, sicuramente una bella pubblicità per la parte onesta del popolo romeno”. Certo che quanto accaduto in Piazza Baracca è proprio una bella punizione per le tante malelingue solite solamente a considerare le negatività dei romeni, massificando, in una Regione in cui recentemente un ente istituzionale come la Provincia di Savona ha edito un libro, destinato ai giovani, dal titolo “ Mamma vado a vivere in Italia” in cui le nazionalità degli immigrati nel Paese vengono rappresentate da onesti e capaci lavoratori mentre la nazionalità romena è rappresentata da una prostituta da strada. Ma stante la censura della stampa relativamente a certe notizie c’è il pericolo che nessuno venga a sapere quanto successo in Piazza Baracca.
Sergio Bagnoli