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LATINA, 16 GIUGNO 2015 - Nel pomeriggio di lunedi, è stata emessa la sentenza della Corte d'Assise nei confronti di G. R. accusato di aver ucciso nel novembre 2013 l'enologo Ulrico Cappia, condannando l'uomo all'ergastolo.
L'omicidio sarebbe avvenuto ad Itri, nei pressi dell'azienda agricola Schettino per la quale R. aveva prestato, a tempo determinato, attività lavorativa, ma da quanto appreso, a seguito di alcuni presunti comportamenti aggressivi e violenti, non fu più richiamato in servizio.
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Proprio la mancata riassunzione e, in base ad alcuni risentimenti per la vicenda, R.avrebbe attribuito la colpa a Cappia, il quale, prima di morire, lo avrebbe denunciato per ripetute minacce.
La sera in cui l'enologo fu trovato privo di vita all'interno della propria automobile, nelle campagne adiacenti all’impresa agricola per la quale R. aveva lavorato e Cappia ancora prestava la sua opera lavorativa, i Vigili del Fuoco accorsi per domare le fiamme nelle quali il veicolo era avvolto, si accorsero che il corpo di Cappia era stato colpito da svariati colpi di pistola. L'attività investigativa svolta dai Carabinieri di Gaeta, avrebbe individuato in R. l'autore di tale efferato delitto, il quale, avrebbe sempre negato di essere presente sul luogo dell'omicidio, la sera in cui Cappia è stato ucciso.
Luigi Cacciatori
Immagine da radioluna.it
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