Laratta (PD) al Ministro degli Interni: "Situazione di forti tensioni nei Centri Accoglienza
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Catanzaro 26 aprile 2012 - L'on. Franco Laratta (PD) al Ministro degli Interni: "Situazione di forti tensioni nei Centri Accoglienza della Calabria. Urgono provvedimenti del Governo" L'interrogazione al Ministro degli Interni dopo la visita dell 'on. Laratta al Centro Accoglienza di Amantea (CS)
Al sig. Ministro degli Interni
interrogazione a risposta scritta
da on Francesco Laratta
per sapere, premesso che
Gli Enti Gestori dei Centri di Accoglienza per richiedenti protezione internazionale della Calabria, hanno comunicato (vedi documento allegato) la loro adesione all' Appello al Governo Italiano e alla Autorità competenti in materia di asilo, promosso dal Tavolo Asilo coordinato dall' Unhcr, al fine di estendere i benefici della protezione umanitaria a tutte le persone fuggite in Libia e soggiornanti sul territorio italiano.
La cosa che si sottolinea con particolare evidenza è la necessità che nell'esame delle domande si valutino le circostanze nelle quali è avvenuta la fuga, le discriminazioni, le violenze e i traumi subiti prima e durante il conflitto, le vicende personali dei richiedenti, la situazione psico-fisica di ognuno. Di particolare importanza è l'effettiva possibilità che si possa far rientro in condizioni di sicurezza.[MORE]
Delle situazioni sopra descritte, si è a lungo parlato nel corso di un incontro presso il Centro Accoglienza di Amantea (Cs) che come in tutti gli altri Centri calabresi fa registrare una grandissima preoccupazione da parte degli ospiti.
Tutto ciò premesso si intende sapere
• se il Ministero è a conoscenza di quanto su esposto;
• se è a conoscenza dell' Appello al Governo Italiano, promosso dal 'Tavolo Asilo';
• cosa intende fare nel merito, per quanto di sua competenza, soprattutto in relazione alla possibilità di concedere la protezione temporanea in favore di tutti i cittadini stranieri non libici, giunti dalla Libia che tuttavia non hanno ottenuto il riconoscimento della protezione internazionale nè la protezione umanitaria ex art 32 terzo comma del d.lgs 25/2008;
• se non ritenga essenziale l'adozione di misure volte a facilitare l'avviamento al processo di integrazione per coloro ai quali è stata riconosciuta una forma di protezione internazionale.