L'annuncio di Berlusconi: «Rinascerà Forza Italia, la guiderò ancora una volta io»
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L'annuncio di Berlusconi: «Rinascerà Forza Italia, la guiderò ancora una volta io»

venerdì 28 giugno, 2013

ROMA, 28 GIUGNO 2013 - Era il gennaio del 1994 quando Silvio Berlusconi, attraverso un messaggio televisivo, annunciava al Paese la sua “discesa in campo” alla guida di nuovo partito: Forza Italia. Sono passati quasi vent’anni da allora e, come recita un popolare adagio, di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta.[MORE]

In tutti questi anni, difatti, il Cavaliere è stato protagonista in-discusso della politica italiana. Ma al di là delle importanti nonché recenti battute di arresto che Silvio Berlusconi ha subito, su tutte la condanna per il processo Ruby ed il ricorso respinto dalla Consulta per il legittimo impedimento, la vera crisi politica secondo l’ex premier è legata alle sorti del suo non più nuovo partito, ovvero il Pdl. Quello che doveva essere infatti la svolta per il centro-destra italiano si è rivelato col tempo una macchina difficile da gestire e, peraltro, ultimamente poco incisiva sul territorio nazionale, come dimostra la recente disfatta alle amministrative.

In un quadro così delineato, Silvio Berlusconi, sospinto anche da numerosi componenti del suo partito, ha deciso di rompere gli indugi e, anche questa volta, si è affidato alla Tv per annunciare il ritorno a Forza Italia: «tra poco – ha dichiarato il Cavaliere al Tg1 – rinascerà Forza Italia, il Pdl resterà come coalizione che raccoglie le forze del centrodestra, al cui interno si inserisce Forza Italia». E naturalmente per Berlusconi non ci sono dubbi su chi sarà alla guida del partito, infatti come afferma: «al vertice sarò chiamato ancora una volta io».

Un messaggio, dunque, chiaro ed in linea con le indiscrezioni che da tempo trapelavano tra i parlamentari Pdl. Ma a destare più di qualche preoccupazione è l’effetto che questa “nuova” espressione politica può avere per la tenuta del governo. A tal proposito, è lo stesso Berlusconi a precisare che «l’appoggio del Pdl al governo non si discute, è convinto e leale». Inoltre, spiega sempre Berlusconi «le critiche di qualche esponente devono essere intese come uno stimolo a fare di più».

Tuttavia nonostante le rassicurazioni avanzate dall'ex premier la decisione di rilanciare Forza Italia spinge a far pensare che il Cavaliere si stia già preparando per una nuova campagna elettorale e, forse, ad una sorta di resa di conti con chi all’interno del Pdl non gli è più così fedele.

D'altronde all'interno dell'attuale partito sul ritorno a Forza Italia non sono del tutto concordanti le opinioni e le reazioni provenienti da alcuni parlamentari. Si dimostra entusiasta Daniele Capezzone: «Forza Italia – ha affermato uno degli attuali coordinatori del Pdl – e la sua leadership rappresentano uno straordinario punto di riferimento per i liberali, i riformatori, i modernizzatori, e per tutti coloro che vogliono opporsi all’oppressione fiscale, all’oppressione burocratica e all’oppressione giudiziaria». Nel pomeriggio anche il capogruppo Pdl al Senato, Renato Schifani, aveva confermato positivamente tale intenzione di Berlusconi: «abbiamo parlato col presidente Berlusconi e tutti siamo stati concordi nell’accettare la sua proposta».

Frena invece gli entusiasmi il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliarello, che ha affermato: «Se tornare a Forza Italia significa tornare allo spirito inclusivo degli esord, riprendere quella strada dopo una stagione non facile e adattarla alla nuove sfide, è un fatto positivo. Se invece – ha spiegato il ministro – Forza Italia diventa la curva sud dei tifosi che estremizza ancora di più i messaggi e quindi, invece di compiere uno sforzo di inclusione, restringe ancora di più la prospettiva, allora si tratterebbe di una perdita secca».

(Immagine da liberoquotidiano.it)

Giovanni Maria Elia


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