Politica

Landini sfida il Governo, Fiom in piazza a Roma con "Unions"

ROMA, 28 MARZO 2015 - Sono circa 15mila le persone attese per il corteo Fiom, che è già partito e muoverà a Roma da piazza della Repubblica a piazza del Popolo, nella quale parlerà il leader, Maurizio Landini. Si tratta dunque del primo test con Coalizione Sociale, nuovo progetto lanciato dal segretario negli scorsi giorni in opposizione al Governo Renzi e al Jobs Act.[MORE]

«Ora inizia una nuova fase, una nuova primavera». Queste le parole del numero uno Fiom. Per i diritti, per il lavoro, per la democrazia e con lo slogan “Unions” nel tentativo di riavvicinare e creare una coalizione che veda a capo i lavoratori, i loro diritti e la lotta al precariato e al fenomeno disoccupazione.

Proposte per il futuro dell’Italia. «Renzi stia tranquillo, non siamo contro di lui ma abbiamo l’ambizione di proporre idee per il futuro dell’Italia». Investimenti e necessità di farli ripartire, tutela del salario dei lavoratori e reddito minimo di cittadinanza: queste le proposte del segretario Fiom. E rilancia sulle possibilità di richiesta di un referendum abrogativo del Jobs Act, tema centrale della manifestazione di oggi. La proposta sarebbe quella di mettere in piedi un nuovo statuto dei lavoratori mentre nei prossimi mesi si comincerà a lavorare sulla decisione in merito al referendum, proposta peraltro partita dalla Cgil e su cui la Fiom ha manifestato, per via delle parole di Landini, il proprio assenso e la propria collaborazione. «Abbiamo più consensi del governo» ha voluto ammonire il segretario, riferendosi in particolare al fatto che Renzi non abbia il consenso della maggioranza del Paese e di coloro che vivono situazioni di precariato. Resta dunque il braccio di ferro con il Pd, la cui minoranza è presente in maniera sporadica, con Rosi Bindi e Stefano Fassina. Gianni Cuperlo ha voluto invece inviare un messaggio di sostegno. Presente anche il leader Sel, Nichi Vendola, che ha voluto apertamente appoggiare il progetto di un coinvolgimento della società civile. E Landini ancora, assicura: «Sarà un corteo determinato ma tranquillo, non ci sono segnali di pericolo e ci auguriamo che anche la città sarà presente». Prevista una cospicua presenza di studenti, partite Iva e insegnanti precari, nell’attesa di futuri scenari sulle assunzioni scolastiche con l’obiettivo di riunificare tutti i soggetti che non si sentono rappresentati e coinvolgere i soggetti più deboli dimenticati dalla politica.

Qui Camusso. «Le politiche del lavoro del Governo Renzi non vanno bene, c’è una straordinaria necessità di un piano del lavoro» ha chiarito il segretario della Cgil, Susanna Camusso, presente alla manifestazione ma che non interverrà sul palco. Tuttavia, il leader Fiom Landini ha voluto evidenziare l’apertura a tutti i soggetti sindacali e ricordare l’importante presenza della Cgil, della quale la Fiom è parte.

Le critiche di Confindustria. «Il progetto politico della Fiom non preoccupa ma spero siano capaci di guardare avanti e non indietro perché gli attori di oggi in passato hanno frenato tutto ». Questa la severa critica del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha tenuto a ribadire come i processi evolutivi del mondo del lavoro richiedano decisioni rapide e concrete e che i sindacati abbiano spesso posto in passato un freno ad esse. Una critica dunque aperta non solo alla Fiom, ma alle tre sigle principali del sindacato italiano. Secca la replica di Landini: «Cominci a rinnovare i contratti e a cacciare chi paga le mazzette». La constatazione di Squinzi è quella che oggi, con Coalizione Sociale, Landini apra ad un nuovo progetto di carattere politico. Sulla stessa linea il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti che parla di piazza legittima ma non condivisibile e che guarda al passato, rivendicando i primi benefici del decreto sul lavoro.

Renzi: «No news». Così ieri, durante la conferenza stampa post Consiglio dei ministri, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Rispetto per la manifestazione ma non nel merito, con un invito ai sindacati a leggere le norme sulla stabilità e sulle assunzioni a tempo indeterminato. Il pensiero del premier è quello di un Governo seriamente impegnato nella tutela dei lavoratori e della loro stabilizzazione.

Foto da: ilsocialpolitico.it

Cosimo Cataleta