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ROMA 16 NOVEMBRE 2012 - Preso atto del video pubblicato sul sito di Repubblica.it, che riprende il lancio di lacrimogeni dal palazzo del ministero durante lo "sciopero europeo” dello scorso 14 novembre, il ministro della Giustizia, Paola Severino “ha immediatamente disposto un'indagine interna ed esprime inquietudine e preoccupazione". In base a quanto si legge su Repubblica.it, “si vedono i manifestati senza maschere, caschi né scudi in fuga in via Arenula. Poi dal palazzo di fronte, che è la sede del ministero della Giustizia, in rapida successione vengono sparati due lacrimogeni. Sulla folla. Subito dopo un terzo”.
Nel suddetto articolo, ci si domanda come sia stato possibile che dal palazzo del ministero siano stati lanciati dei lacrimogeni, sbilanciandosi sul fatto che "all'interno del ministero lavorano alcune guardie penitenziarie domandandosi se possano essere state loro a sparare sulla folla in fuga".
Immediata la replica della la Severino, "Dai primi accertamenti, è stato verificato che lacrimogeni a strappo, come quelli che sembrerebbero essere stati lanciati dal Ministero, durante lo sciopero europeo, non sono in dotazione al reparto di polizia penitenziaria di via Arenula. Le verifiche proseguiranno con il massimo impegno, con il dovuto rigore e con la massima tempestività". [MORE]
Per il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, "I poliziotti responsabili di abusi verranno puniti. E questo per rendere onore e merito agli altri loro colleghi che sono la maggioranza e nei cui confronti è necessario che tutto il Paese nutra il rispetto democratico che meritano", puntualizzando che "la violenza su un inerme è intollerabile e ingiustificabile. Gli studenti che a migliaia sono scesi in piazza esprimono le loro ragioni. Per questo vanno difesi nella loro libertà di manifestare. Ma questo può avvenire solo in una cornice di legalità complessiva. Perché, ad esempio, ha ragione Piero Fassino: A Torino ci sono stati gesti da squadristi. E non è la prima volta purtroppo".
Tornando alle immagini del video, la Cancellieri ha aggiunto, "Questo poliziotto sarà identificato subito. Faremo le dovute valutazioni e ne trarremo le conseguenze disciplinari. E lo stesso varrà qualora altre immagini dovessero documentare comportamenti simili. Su questo punto non ci sono né se né ma. Il monopolio della forza è democratico se la forza è esercitata nel rispetto della legalità. E’ giusto che il lavoro della Polizia avvenga nella massima trasparenza e sono stata la prima a complimentarmi per la scelta di mettere online le immagini girate dalla Scientifica”. Per quanto concerne la l'ipotesi di identificare i poliziotti con il numero di matricola sulla divisa, il ministro dell’Interno ha ribadito che rappresenta una "questione delicata, ma da valutare".
(Fonte: La Repubblica, Ansa. Fotogramma: corriereuniv.it. Video youtube contenente quello pubblicato su repubblica.it)
Rosy Merola