La Tunisia al voto per votare i membri dell' Assemblea Costituente
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TUNISIA 23 OTT. 2011 - Oggi il popolo tunisino è chiamato alle urne per votare per la prima volta dopo la fine della dittatura. Con il voto dei tunisini, compresi anche quelli redisendi all'estero (che costituiscono il 10% della popolazione) si eleggeranno i 217 membri dell’Assemblea Costituente, l’organismo incaricato di redigere la nuova Carta Costituzionale. [MORE]
Dopo la dittatura, la prova delle urne nel Paese dov'è nata la rivoluzione araba è una prova importante che ci darà un'idea di cosa potrà succedere negli altri paesi protagonisti della primavera araba. Tra i cento partiti in lizza il favorito è Ennahda, di ispirazione religiosa. E molti temono l’avvento di una teocrazia islamica. E in queste ore si guarda alla Tunisia proprio per capire che tipo di transizione il Paese sarà in grado di offrire e quale sistema politico emergerà dalle urne.
La Tunisia diventa banco di prova, possibile modello per il mondo arabo toccato dagli sconvolgimenti rivoluzionari: la Libia ormai nell’era del post Gheddafi, l’Egitto al voto del 28 novembre.
Ai giovani, veri protagonisti della rivoluzione tunisina, si è cercato di dare una certa importanza con la nuova legge elettorale, con l’imposizione delle “quote giovani”: il 25% dei candidati deve essere, per legge, sotto i trenta anni. Una nota positiva, che purtroppo per ora sembra rimanere solo sulla carta: Youssef Tlili è il rappresentante dell’Unione studenti tunsini, ci ha spiegato che ci sono dei giovani sulle liste, ma si trovano in fondo e probabilmente non saranno eletti. Nonostante ciò Tlili è fiducioso: numerosi studenti, ci racconta, andranno a votare e molti sono coinvolti nelle campagne elettorali e negli osservatori.
Davide Rabacchin