La terra dei veleni a Crotone: le parole di Leonardo Santoro, dirigente del PD di Cariati
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CARIATI (CS), 6 FEBBRAIO 2014 - Il servizio de "Le Iene" di ieri sera, sulla terra dei veleni a Crotone, ha acceso ancor di più il dibattito tra la popolazione locale. Ad interessarsi del problema, non è solo la popolazione di Crotone. Proprio per questo InfoOggi ha raggiunto telefonicamente Leonardo Santoro, dirigente del Partito Democratico di Cariati (CS). Ecco cosa c'ha raccontato.
"La situazione di Crotone - fa sapere Santoro - rispecchia tante altre realtà presenti nel nostro Paese e non c'è bisogno di elencarle, ma su una cosa resto allibito. Come si fa a non reagire e a far finta di nulla, perché tutti i comuni della fascia jonica (parlo della sibaritide e del crotonese) non istituiscono un comitato che si occupi e faccia una vera e propria battaglia per la tutela e il rispetto di principi Costituzionali? E mi riferisco in particolare alla tutela dell'ambiente, ovvero bonifica dei terreni, raccolta differenziata con annesse isole ecologiche, controllo a tappeto di tutti i terreni dei vari comuni, e intendo tutti, nonché impianti di depurazione delle acque.[MORE]
Proprio per questo mi piace ricordare l'Art. 32 della nostra Costituzione. 'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti'. Eppure nel 2014 siamo costretti ancora a chiedere la riapertura a pieno regime degli ospedali, vittime di una scellerata politica di austerità. E tutto questo - prosegue il dirigente del PD - senza tener conto del fatto che nelle nostre zone aumentano i casi di malattie gravi e chiudono ospedali come quello di Cariati (CS) e Trebisacce (CS) i quali sono punti di riferimento per tutti i paesi confinanti, per un totale di quasi 70.000 vite umane tra cui donne in gravidanza che in molti casi tra la rottura delle acque e il ricovero passano ore in autoambulanza correndo gravi rischi per loro stesse ma soprattutto per le creature portate in grembo.
Con questo non voglio dire che tutti gli ospedali devono essere provvisti di speciali reparti, per quanto riguarda tumori e altro, ma un conto è prendere l'auto e fare chilometri nei centri specializzati e un conto è andare nell'immediato in un ospedale che, in base ad analisi o altri controlli, ti trasferisce nel centro specializzato per quella necessità. Potrò sembrare anche un giovane ingenuo o sognatore che ha delle idee impossibili da realizzare - conclude Santoro - ma a chi pensa questo rispondo dicendo che sono un giovane come molti altri, che ama la sua terra, che lotta per la sua terra e che soprattutto non resterà inerte di fronte a questo scempio e che, insieme ad altri, farà di tutto per rivedere la sua terra bella e radiosa com'è sempre stata. Insieme ce la possiamo fare."
Giovanni Cristiano