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MOSCA, 16 GIUGNO 2014 – A seguito di una fallita trattativa sui prezzi, l'Ucraina corre il rischio di vedersi tagliata la fornitura del gas proveniente dalla Russia. La minaccia arriva dalla Gazprom, l'azienda statale che gestisce le risorse di gas russe, la quale ha dichiarato che il mancato accordo economico tra i due paesi ha fatto evitare l'estensione delle scadenze per l'Ucraina, che avrebbe dovuto coprire i propri debiti.
La questione potrebbe inasprire ancor di più le tensioni politiche tra Mosca e Kiev, già fortemente compromesse dagli accesi focolai degli ultimi tempi. L'agenzia di stampa Reuters ha fatto sapere che l'ultimo round di colloqui è terminato la notte scorsa intorno alle 1.30 senza portare ad alcun risultato definito, nonostante il tentativo last-minute del commissario europeo per l'energia, Guenther Oettinger, di raggiungere un compromesso.
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La Russia frattanto insiste sul mancato pagamento dei 4 miliardi di dollari di debito che l'Ucraina avrebbe dovuto pagare entro questa mattina alle 10.00. All'inizio di giugno, Kiev ha pagato solo una piccola tranche del proprio debito, pari a 786 milioni di dollari. Lo sforzo di Oettinger di prolungare i termini fino a domenica prossima sono caduti nel vuoto.
Con l'arrivo dell'estate, i tagli non spaventerebbero particolarmente l'Ucraina e l'Europa tutta, che entrambi posseggono depositi di gas sufficienti a superare la stagione estiva, ma si temono grossi disagi per il prossimo inverno, nel caso non si giungesse a una soluzione chiara. I paesi occidentali hanno letto nell'intransigenza del presidente russo Vladimir Putin la volontà di voler compromettere ulteriormente la già tanto delicata situazione con l'Europa, mai così tesa sin dai tempi della Guerra Fredda.
Foto: aljazeera.com
Dino Buonaiuto