La Regione Calabra chiama, Roma risponde
Cronaca Calabria

La Regione Calabra chiama, Roma risponde

mercoledì 11 dicembre, 2013

REGGIO CALABRIA, 11 DICEMBRE 2013 - La Regione chiama il Governo. E chiede di salvare dal licenziamento i lavoratori che garantiscono il servizio di pulizia nelle scuole calabresi.

Raccogliendo un espresso invito in tal senso formulato dal presidente della Quarta commissione consiliare, Gianluca Gallo, l’assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno ha avanzato richiesta di incontro ai vertici del Miur, chiedendo il sostegno della deputazione parlamentare calabrese, per tentare di bloccare l’ondata di licenziamenti che in queste ore sta travolgendo i lavoratori in precedenza inseriti nel bacino dei lavoratori socialmente utili o assunti con contratti a termine dalle pubbliche amministrazioni, in questi giorni destinatari di missive di interruzione del rapporto di lavoro a causa delle decisioni prese dal Governo: col Decreto Fare, ricordano i sindacati, sono state ulteriormente tagliate, di circa 70 milioni, le già scarne risorse destinate a finanziare il loro impiego e tranne ripensamenti, dal primo gennaio 2014, in più d’un migliaio finiranno per strada.  [MORE]

«In Calabria – spiega Gallo, che già nei mesi passati più volte aveva richiamato l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla vicenda – sono circa 1.250 i lavoratori interessati da questa situazione, occupati nelle scuole di ogni ordine e grado, con contratto part-time di 30 ore settimanali per garantire le attività di pulizia. Per loro, nel recente passato, era stato programmato un apposito percorso occupazionale che adesso potrebbe interrompersi drasticamente».

Alla base delle preoccupazioni, prima la direttiva con cui, sul finire del 2010, l’allora ministro Gelmini aveva stabilito di non prorogare i contratti in essere ed in scadenza, ora i tagli imposti dal Governo Letta, che ha ridotto da 550 a 296 milioni le risorse disponibili, infilando ulteriori risparmi di spesa nel Decreto “Fare”. «E’ evidente – commenta Gallo – come la situazione determinatasi non garantisca il percorso occupazionale fissato né, tantomeno, l’obiettivo del reinserimento lavorativo, creando per contro nuova disoccupazione e problemi di disagio sociale in una terra già afflitta da questi mali e dalla cancrena della ‘ndrangheta».

Motivazioni che hanno portato l’esponente dell’Udc a chiedere all’assessore regionale al lavoro di attivarsi con urgenza per intraprendere le iniziative necessarie ed idonee ad evitare il peggio. Invito prontamente raccolto dall’assessore Salerno, che incontrerà i dirigenti del Miur per provare a tracciare percorsi condivisi di risoluzione della problematica. «Un passo importante – riconosce Gallo – che conferma la sensibilità istituzionale di Salerno e, soprattutto, schiude spiragli di speranza ad oltre un migliaio di lavoratori calabresi e alle loro famiglie, che vedono diventare sempre più concreto il pericolo di rimanere a breve senza lavoro né fonti di sostentamento. Una prospettiva deleteria, assolutamente da evitare, col contributo dei parlamentari eletti in Calabria: è l’ora delle responsabilità. Per tutti».

Notizia segnalata da Gianluca Gallo


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