La Polizia di Stato denuncia l'autore di stalkin informatico
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CATANZARO, 07 AGOSTO 2014 - La Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catanzaro ha appena concluso una delicata e laboriosa attività investigativa che ha messo fine a circa due anni di atti denigratori, molesti e persecutori di cui era vittima un giovane scrittore calabrese.
Lo scrittore aveva riscosso un considerevole successo con la pubblicazione di un libro, adottato per il suo valore quale strumento di incentivazione allo studio presso alcuni istituti scolastici. Ottenuta una discreta notorietà sui mezzi di informazione, anche per i premi ricevuti, per lo scrittore iniziano gli atti persecutori.
L’indagine scaturita dalla querela della stessa vittima e dalle successive integrazioni, ha preso avvio dalla individuazione della sede ubicata in un paese estero di un sito fornitore di servizi informatici, dei quali l’autore si serviva per mantenere l’anonimato e perseguire i suoi perversi intenti, messi in atto attraverso l’utilizzo dei più svariati canali di comunicazione telematica e di rete, dagli sms alle mail ai siti web.
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Ad esempio il persecutore si “sostituiva” alla vittima “spacciandosi” per questi e raggiungeva persone e istituzioni - con il quale lo scrittore intratteneva rapporti anche professionali – offrendo agli interlocutori un profilo modesto o, addirittura scadente, e contraddittorio, con indubbie ricadute sulla reputazione sociale e lavorativa.
Con caparbia metodicità il reo aveva perseguito la sua strategia indisturbato, fino a quando, grazie alle attività di indagine della Polizia di Stato, durate circa sei mesi, è stato possibile ricostrurire il tutti i fatti che hanno generato i reati e configurato la condotta criminosa commessa ai danni della vittima, e condotto alla identificazione da parte della Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catanzaro dell’autore dei reati previsti e puniti dagli artt. 612 bis, 494 e 660 del codice penale – che concretizzano la condotta di stalking - e la denuncia in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.
Notizia segnalata da: (Questura di Catanzaro)