La nuova normativa dell'Unione europea sulla Sanità transfrontaliera sviscerata a Sanremo
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Sanreno (Imperia) 18 giugno 2011 - Erano presenti le massime autorità istituzionali della Città di Sanremo, della Provincia di Imperia e della Regione Liguria all'importante convegno organizzato nella lussureggiante cornice di Villa Ormond dall'Uglmedici e dalla Confindustria di Imperia che ha esaurientemente sviscerato la nuova normativa dell'Unione europea in materia di assistenza medica transfrontaliera. In forza di detta Direttiva, che i ventisette Stati membri sono chiamati a ratificare in breve tempo onde non incorrere in sanzioni, è garantita ai cittadini dei ventisette paesi membri la libera circolazione all'interno dell'Unione per le cure sanitarie da chiedere in uno qualsiasi dei suddetti Stati. [MORE]
“ E' la più importante riforma sanitaria a livello globale, ha sottolineato ad inizio seminario il dottor Danilo Papa referente nazionale della sanità transfrontaliera e già primario del Reparto Malattie infettivedell'ospedale della Città dei Fiori , non fosse altro perché coinvolge seicentocinquanta milioni di persone quanti sono, grossomodo, i cittadini dell'Europa a dodici stelle”. Già oggi da uno Stato all'altro si muovono pazienti alla ricerca di un'assistenza migliore, di una maggiore professionalità o di costi inferiori. Non è raro trovare cittadini austriaci che si recano in Ungheria o Romania dal dentista o magiari e romeni che si affidano a cliniche viennesi per alcuni complicati trattamenti medico- chirurgici. Sino ad oggi però chi compiva tale scelta o doveva pagare per intero le spese mediche di tasca propria oppure doveva affrontare un tortuoso iter burocratico per ottenere, almeno in parte, il rimborso.
Oggi non dovrebbe essere più così ed anzi dovrebbe essere la regola l'assistenza diretta al Cittadino comunitario pur se non ci si nasconde quanti saranno ancora gli ostacoli per raggiungere il traguardo. Nei Paesi più ricchi, specialmente in questo periodo di crisi economica, il timore è che dai più poveri e meno evoluti Stati della “ Nuova Europa” giungano poveri ed anziani in massa alla ricerca di un'assistenza migliore ed il pericolo è che invece del sentimento di accoglienza si faccia strada un moto di rifiuto accompagnato da nuove tensioni xenofobe. Al di la di questo aspetto però c'è da sottolineare come il problema dell'assistenza sanitaria trans-frontaliera, a cui la nuova normativa dovrebbe dare risposta, sia molto sentito in Liguria, come ci ha rimarcato l'Assessore regionale ligure Gabriele Cascino, specialmente nella zona di Ventimiglia in Provincia di Imperia. Qui molti sono i lavoratori transfrontalieri che lavorano in Francia e, soprattutto, nel Principato di Monaco.
I secondi, specialmente, pur essendo sottoposti ad una doppia tassazione, a Monaco dove pagano i contributi sanitari ed in Italia, possono godere dell'assistenza sanitaria monegasca solamente con un ricovero attraverso il Pronto soccorso. “ Stiamo studiando come Regione il modo migliore per aiutare questi nostri umili e laboriosi compatrioti affinché possano accedere a tutti i servizi sanitari monegaschi come se fossero sudditi del Principe Alberto o come si trovassero in Italia. Ciò perché dalle loro buste- paga già sono trattenuti i contributi sanitari. Il Principato di Monaco, pur non facendo ufficialmente parte dell'Unione europea, ad esso è associato in virtù del trattato che lo lega alla Francia, membro fondativo dell'Unione”ci ha detto l'Assessore Cascino. La sensazione è che tra non tantissimo tempo i lavoratori italiani di Monaco potranno accedere a tutti i servizi sanitari del Principato dopo la forma di un apposito trattato bilaterale che dovrebbe pure affrontare il nodo della doppia tassazione come già è previsto per l'altra Nazione che impiega tantissimi frontalieri italiani: la Svizzera. La Regione Liguria, afferma l'assessore Cascino, assicura il suo impegno. IL Governo italiano è chiamato a fare altrettanto.
Sergio Bagnoli