La Gioconda in Italia? Bocciatura non definitiva dal Louvre
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Trasportare la Gioconda dal Louvre in Italia è inimmaginabile; questo il commento di Vincent Pomarede, direttore del dipartimento delle Pitture al museo parigino, che considera i rischi legati al trasferimento troppo grandi per tentare l’impresa. Le vibrazioni e un mancato mantenimento della temperatura ottimale potrebbero causare infatti danni irreversibili al capolavoro di Leonardo Da Vinci.[MORE]
Rispondono così dalla capitale francese alla richiesta lanciata da una campagna del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici culturali e ambientali, presieduto da Silvano Vinceti, che dalla fine dello scorso aprile dirige gli scavi nel convento di Sant'Orsola per recuperare i resti mortali di Lisa Gherardini Del Giocondo, la modella che secondo Giorgio Vasari avrebbe ispirato il quadro; la petizione, che ha ricevuto numerose firme anche dai discendenti di un ramo della famiglia Gherardini e di numerose istituzioni pubbliche, chiedeva che la Gioconda potesse essere esposta per una ventina di giorni a Firenze in occasione di una mostra nel 2013.
La richiesta appare legittima e fondata, dal momento che l’opera ha viaggiato più volte in passato, anche in luoghi lontani come New York, Tokyo e Mosca. Vincenti si dice però fiducioso riguardo la possibilità che la richiesta venga accolta, e soddisfatto del fatto che il rifiuto sia dovuto a problemi tecnici, secondo lui ampiamente superabili.
Si potrebbe organizzare quindi un incontro tra Parigi e il Comitato e gli enti locali firmatari della petizione, soprattutto il Comune e la Provincia di Firenze, per progettare un trasporto in condizioni ottimali, tali da non danneggiare in alcun modo il capolavoro. Uno spiraglio di speranza, insomma, per chi da anni attende di rivedere la Gioconda esposta in Italia.
Simona Peluso