La deriva di un mondo che ha perso i valori di base!
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La cosa più triste al mondo di oggi è l’assuefazione allo scandalo. Niente colpisce il cuore e la mente delle persone. Spesse volte si sente dire che le cose ormai vanno in un certo modo e che nessuno possa far nulla. Una rassegnazione strisciante che spinge la società verso una deriva senza precedenti, mentre si perdono giorno dopo giorno i valori di base. In passato, nonostante le brutture commesse, si intravedeva all’orizzonte una pur vaga idea del bene e del male, puntando al superamento di alcune criticità personali e sociali. Gli stessi Mass-Media erano vigili verso una certa moralità. Non è così in questa nostra realtà odierna. Si pensa come se Dio non esistesse e di conseguenza si agisce in modo sbagliato per se e per gli altri.[MORE]
Mons. Di Bruno con una similitudine forte e decisa da il senso a quanto detto fino adesso:“È come se l’uomo fosse stato “evirato” del suo spirito e della sua anima. È come se fosse un “eunuco” di solo corpo. Tutto è il suo corpo. Ma un corpo privato dell’anima e dello spirito è ingovernabile e si abbandona ad ogni male”. In queste condizioni sono i pensieri a diventare lo scandalo più deleterio, perché veri sostenitori di ogni immoralità. Devianze pericolose che vengono supportate in più circostanze da dichiarazioni e convinzioni di persone ben visibili, per la loro attività pubblica o artistica. Esponenti di spicco e molto popolari che non hanno remore a manifestare l’assenza completa nella loro vita della presenza di Dio. In questa chiara situazione non certo esaltante, agisce e si muove il cristiano con le sue insicurezze e le sue debolezze.
Risultato? Ogni cosa viene definita positiva e tutto si presenta lecito, possibile, fattibile, ma senza alcun riferimento ad un minimo di fonte creatrice. Un vero cristiano come fa a vivere senza avere come punto di riferimento essenziale la Parola di Cristo, che è legge del Padre? Come riuscire a non essere contaminato? Come stare nel mondo senza essere del mondo? Saprà pensare secondo Cristo e di conseguenza rapportarsi con la realtà attorno? La verità è purtroppo molto triste. In tanti, anche se dichiarati cristiani, hanno vaghi sentimenti dottrinali e dei riferimenti superficiali, rispetto all’insegnamento evangelico. Non esagero se dico che diverse persone vivono in cristianesimo solo come espressione storica della loro civiltà. Si partecipa ai riti tradizionali e si è puntuali ai propri adempimenti di precetto: Battesimo, cresima, matrimonio, ecc.
Una presenza a volte passiva che depista l’altro, sviandolo dai sentieri veritieri che conducono a Cristo. Per recuperare i valori di base perduti è necessario cercare di riprendere il vero contatto con il Signore. Tutte le altre strade sono delle mere lusinghe, prive di una reale possibilità nel risolvere i mali che affliggono i singoli e la collettività. È proprio ad ogni cristiano, nonostante la sua precarietà, che spetta un sussulto forte e capace di smuovere le acque stagnate di un mondo addormentato, al suono menzognero delle illusioni terrene. Occorre riprendere il gusto e il mistero della preghiera, perché si possa ottenere ogni grazia. La grazia di Dio è scudo potente contro ogni invasione del male nei nostri pensieri. Non mai è fuori tempo pregare. La preghiera è nel cuore dell’uomo, come il sangue è nelle sue vene.
Egidio Chiarella
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