La DDA di Catanzaro. Richieste di condanna nel processo 'Maestrale': 86 imputati sul banco degli accusati
Cronaca Calabria Catanzaro

La DDA di Catanzaro. Richieste di condanna nel processo 'Maestrale': 86 imputati sul banco degli accusati

giovedì 11 aprile, 2024

La DDA di Catanzaro propone quasi 900 anni di reclusione complessiva per membri della 'Ndrangheta e colletti bianchi coinvolti, con l'ergastolo per il capo clan 'Ciota'.

La Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro ha richiesto un totale di 86 condanne, variabili da pena di morte civile a due anni di carcere, sommando circa 900 anni di reclusione, e ha chiesto quattro assoluzioni e una sospensione del procedimento per i 91 imputati nel processo Maestrale, eseguito con rito abbreviato e focalizzato sulle cosche vibonesi e i loro complici. I pubblici ministeri Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci, Antonio Buzzelli e Irene Crea hanno proposto, al giudice per l'udienza preliminare Pietro Agosteo, la pena massima per Domenico Polito, noto come "Ciota", 50 anni, accusato di far parte della 'ndrangheta di Vibo Valentia, di essere capo di un clan criminale, di quattro casi di estorsione, di crimini legati alle armi e, principalmente, di essere tra i mandanti dell'omicidio di Angelo Antonio Corigliano, avvenuto a Mileto il 19 agosto 2013 in risposta all'omicidio di Giuseppe Mesiano.

La DDA ha anche richiesto trent'anni di prigione per Antonio Massimiliano Varone, soprannominato "U cagnolu", accusato di aver sorvegliato i luoghi dell'agguato mortale.

Per gli altri imputati, la richiesta include sei anni di reclusione per Pasquale Anastasi, ex direttore generale del dipartimento Turismo della Regione Calabria (accusato di traffico di influenze illecite aggravato dal metodo mafioso); sei anni per Andrea Niglia, ex presidente della Provincia di Vibo (accusato di frode aggravata da intenti mafiosi); sei anni per il sindacalista Gianfranco La Torre (accusato di tentativo di estorsione aggravata); otto anni per Giacomo Franzoni, avvocato del foro di Vibo (accusato di tentativo di estorsione aggravata), e Francesco Sabatino, avvocato del medesimo foro (accusato di falsificazione di documenti aggravata dall'uso di metodi mafiosi). (Ansa)


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