La Cardiologia dell'Università Magna Graecia di Catanzaro è scelta dai Giapponesi
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CATANZARO, 05 LUGLIO 2014 - Un gruppo di Cardiologi Giapponesi ha scelto l’Università Magna Graecia di Catanzaro per aggiornarsi sulle migliori terapie oggi disponibili nel campo delle aritmie cardiache e dello scompenso cardiaco.
Una delegazione clinica di cardiologi provenienti dal Giappone è stata, infatti, accolta dal Professor Indolfi, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Ateneo catanzarese nell’ambito dell’internazionalizzazione delle attivita’ svolte dalla Divisione di Cardiologia.
Durante il corso i medici giapponesi hanno seguito con collegamenti simultanei dalla sala di elettrofisiologia procedure invasive di ambito aritmologico quali impianto di pacemakers, impianto di defibrillatori/cardioverters, terapia di resincronizzazione cardiaca, cardioversione elettrica, e le procedure di cardiostimolazione definite oggi “marcatamente complesse” attraverso l’inserimento di nuovi elettrocateteri nel cuore per adattare al singolo paziente le terapie elettriche oggi disponibili.
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I Dottori Antonio Curcio e Giuseppe Santarpia hanno seguito lo svolgimento dei lavori scientifici e le procedure in sala di elettrofisiologia, curando in particolare gli aspetti della prevenzione della morte cardiaca improvvisa che in Giappone prende il nome di “POKKURI Syndrome”.
“Lo scambio di buone pratiche- ha sottolineato il Professor Ciro Indolfi- deve diventare una consuetudine non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, al fine di apprendere ed interscambiare le informazioni disponibili per il miglior trattamento di patologie molto comuni quali lo scompenso cardiaco e la morte cardiaca improvvisa. Grazie alla collaborazione con l’Università Magna Graecia, il CNR, la Direzione Generale e la Direzione Sanitaria della Azienda Mater Domini di Catanzaro siamo riusciti, in una regione difficile, ad creare una delle più innovative realtà per la Ricerca, la Diagnosi e la Cura delle cardiopatie”.
La “mission” della Divisione di Cardiologia del Campus dell’Università Magna Graecia è, infatti, fondata su la ricerca di strategie terapeutiche innovative, sulla didattica e assistenza che hanno portato in questa circostanza la Città di Catanzaro e la Regione Calabria ad essere pioniere del messaggio di buona sanità italiana nell’Estremo Oriente.
(Notizia segnalata da Vittorio Scerbo)