L'industria dei film attacca i pirati informatici
Estero Sardegna

L'industria dei film attacca i pirati informatici

mercoledì 29 settembre, 2010

USA - La questione della condivisione di file on-line è risultata densa di controversie fin dalla sua nascita. Non ancora regolamentata da leggi internazionali precise, quasi sempre chi viene chiamato a giudicare si richiama a sentenze nazionali, che, solitamente creano un precedente e fanno quindi giurisprudenza. In alcuni paesi scaricare dalla rete pare sia illegale. In altri lo è condividere ciò che si è scaricato. Diverse denunce negli ultimi anni hanno portato sul banco degli imputati un buon numero di fan del peer-to-peer. Ora, questi ultimi potrebbero avere un nuovo e potente nemico. L’industria del  , in specifico i produttori di film del suddetto genere.

Nonostante la richiesta di spazi web per poter mettere online siti   sia sempre altissima, il mercato degli audiovisivi di settore sarebbe in crisi. Ciò “grazie” anche alla condivisione online gratuita degli utenti, che scaricano e poi si passano i “movie” senza sborsare un euro. [MORE]

Questa, a quanto pare di capire, sarebbe l’opinione di Allison Vivas , Presidentessa della Pink Visual, una casa produttrice molto nota nel settore della   I film più richiesti sarebbero quelli con protagonisti transessuali o ragazzine dai 18 anni appena compiuti.

“Quando si tratta di fantasie sessuali private e feticisimi vari, il rischio di essere svergognati in pubblico non vale la pena di essere corso continuando a scaricare da file torrent e da circuiti P2P”, ha spiegato la Vivas ad un’agenzia di stampa. “svergognati” perchè denunciati. In USA, gli atti di denuncia sono pubblici e consultabili da tutti, quindi, chi condivide, se viene chiamato per vie legali a rispondere in Tribunale del suo comportamento, potrebbe ( ed è molto probabile) subìre come ulteriore conseguenza, il fatto che il mondo verrebbe a sapere dei suoi particolari consumi, che siano o meno abituali. L’idea della Pink Visual quindi, ma probabilmente non rimarrà sola in questa operazione, sarebbe quella di cercare di limitare la pirateria informatica ai danni dei video  attraverso una denuncia formale provocante una gogna pubblica e potenzialmente anche mediatica. Uomo avvisato mezzo salvato.

 Marcella Stilo


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