Ai Musei Capitolini "L'Età dell'angoscia. Da Commodo a Diocleziano (180-305 d.C.)"
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ROMA, 30 GENNAIO 2015. Inaugurata il 28 gennaio ai Musei Capitolini la mostra “L’Età dell’Angoscia", mostra sull'arte romana tra Commodo e Diocleziano che appartiene al quarto appuntamento del ciclo “I Giorni di Roma”.
Partendo dal principio, dall’età della conquista, questo ciclo di mostre iniziate ormai nel 2010 si sono riproposte di tracciare la storia del più grande impero d’occidente, ripercorrendo attraverso la sua arte tutte le trasformazioni storiche e culturali cui è andato soggetto nel corsi di secoli.
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Fino al 4 ottobre L’Età dell’Angoscia ci condurrà lungo un percorso nel quale il visitatore vedrà dispiegarsi dei 125 anni di storia romana compresa tra i regni di Commodo (180-192 d.C.) e Diocleziano (284-305 d.C.).
Un arco di tempo relativamente breve ma certamente carico di eventi, vi si concentrano infatti grandi e importanti cambiamenti: dall’ indebolimento delle istituzioni tradizionali e l’emergere invece dell’esercito, quale elemento fondamentale per governare, l’avanzare delle popolazioni barbare, l’anarchia militare, la crisi di un sistema economico basato sulle conquiste, l’istituzione della tetrarchia. Mutazioni che trasformarono completamente l’Impero e che portano alla luce nuove forze e modificando i vecchi equilibri sociali.
(foto: www.facebook.com/MuseiCapitolini)
Emanuela Innocenzi