L'Esperto, Solari: nessun risparmio sulla protezione della pelle
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MILANO, 14 MAGGIO 2013 - Ogni anno, con l’avvicinarsi dell’estate, puntuali arrivano i consigli degli esperti: come prendere il sole senza danneggiare la pelle, “ma, nonostante le nostre continue raccomandazioni, afferma Piergiacomo Calzavara-Pinton, Direttore della Clinica Dermatologica degli Spedali Civili di Brescia e membro del Consiglio direttivo della Società italiana di dermatologia (Sidemast), registriamo un aumento dei casi di malattie e tumori della pelle, causati proprio dall’esposizione al sole”.
“Accanto ai soliti suggerimenti - non esporsi nelle ore centrali della giornata, farlo gradualmente, utilizzare la protezione solare sempre, e via dicendo - sarebbe opportuno evidenziarne alcuni più importanti e utili”, prosegue l’esperto.
Partiamo da un consiglio utilissimo in tempo di crisi, che sembra non risparmiare neanche il settore dei prodotti dermocosmetici, visti i dati resi noti dal Centro studi dell’associazione delle imprese di settore, Unipro: meno 1,4% il fatturato 2012 del comparto, con un’ulteriore, anche se lieve contrazione prevista per quest’anno (-1,5%). Secondo Unipro i consumatori, però, non sembrano voler rinunciare all’acquisto, preferendo optare per soluzioni più accattivanti nel rapporto qualità/prezzo. In questa direzione va il primo consiglio del prof. Calzavara-Pinton: “cominciamo con il preferire prodotti di qualità ma in confezioni ‘max’ e quindi a un prezzo più conveniente. La confezione famiglia è più economica in proporzione; inoltre, se si ha un tubetto piccolo si tende a risparmiare sul solare, utilizzandone dosi non sufficienti a proteggere efficacemente. Il fattore di protezione si riferisce a una quantità di prodotto applicato di circa 30 - 40 grammi e se se ne applica meno il fattore effettivo di protezione cala in modo esponenziale. Quindi anche se la confezione indicava un SPF 50 non se ne ha poi in pratica nemmeno un 4 o 6.”
“Bisogna poi fare alcune osservazioni sul numero di SPF: è sbagliato pensare che un prodotto solare con fattore di protezione 50 ostacoli l’abbronzatura”, spiega il dermatologo. ”Un filtro 50 non è il doppio di un 30 o il triplo di un 15. Il valore SPF (fattore di protezione solare) indica il rapporto tra radiazione solare filtrata e radiazione trasmessa alla pelle: SPF 30 significa che passa 1/30 della radiazione (il 3,3%), SPF 50 è uguale a 1/50 (cioè il 2%). In altri termini, il primo filtra il 96,7% mentre il secondo il 98%, non una grande differenza dopotutto!”
Non tutte le creme solari proteggono adeguatamente sia da UVB sia da UVA. Un prodotto che protegga solo da UVB, e quindi dall’ustione solare, induce a trascorrere più tempo al sole, assorbendo una quantità molto più elevata di raggi UVA, che non scottano, ma hanno un’azione rilevante per il fotoinvecchiamento e i tumori cutanei. “Cercate sempre, sulla confezione, il valore di protezione da UVA (UVA-PF), non solo il valore SPF, che indica la protezione da UVB”, dice ancora Calzavara-Pinton.
Grande importanza hanno la fotostabilità, cioè la capacità del filtro di mantenere la sua attività nel tempo, e non di perdere qualunque funzione dopo pochi minuti, e la formulazione cosmetica del prodotto. Bisogna infatti ottenere un buon rapporto tra gradevolezza cosmetica e capacità di mantenere una protezione adeguata.
“Applichiamo il prodotto solare in abbondanza”, aggiunge l’esperto. I valori SPF e UVA-PF sono calcolati in laboratorio, applicando 2mg di prodotto per cm2, come dire un cucchiaino di crema per 2 cm di pelle! “Nessuno applica 40 gr di solare ogni volta, ma dovrebbe; riducendo la quantità applicata i valori SPF e UVA-PF calano in modo esponenziale. Acquistare una crema con alto SPF ma non applicarla nella quantità giusta è inutile. Inoltre il prodotto va applicato una ventina di minuti prima delle esposizioni e riapplicato regolarmente e uniformemente su tutta la superficie corporea, inclusa la testa e le orecchie”, avverte Calzavara-Pinton.
Infine, “acquistiamo con attenzione il prodotto più adatto alle nostre esigenze: ogni pelle è unica e con caratteristiche diverse; molte persone - tra il 6 e l’8% degli italiani adulti - manifestano quotidianamente disturbi della pelle che al sole tendono a peggiorare, dalla semplice secchezza, all’arrossamento ai brufoli, per non parlare delle vere e proprie malattie come la rosacea o la dermatite atopica. Bisogna saper scegliere il solare giusto per noi”, conclude il prof. Calzavara-Pinton.
I prodotti di fotoprotezione Bioderma rispondono ai criteri dei solari di seconda generazione caratterizzati dall’azione sinergica tra i filtri e il sistema “Cellular BIOProtection®”, complesso attivo di ectoina e mannitolo - la prima ad azione protettiva sulle membrane cellulari dell’epidermide, il secondo con azione anti-radicali liberi - che garantisce elevata fotoprotezione in superficie e protezione biologica in profondità nel derma. “Nei moderni solari, oltre ai principi attivi filtranti o riflettenti possono essere contenute sostanze che hanno il compito di proteggere le cellule epidermiche dal danno provocato dai raggi solari. Si possono associare complessi antiossidanti, che contribuiscono a ridurre il danno provocato dallo stress ossidativo e dai radicali liberi a livello cutaneo: infatti, oggi si ammette che una gran parte dei danni cellulari provocati dai raggi UV, soprattutto dagli UVA, è dovuta alla liberazione di sostanze tossiche per la cellula e particolarmente reattive, i radicali liberi. Alcuni solari contengono sostanze che proteggono e stabilizzano le membrane cellulari, come ad esempio l’ectoina molecola presente in alcuni batteri che sopravvivono nel deserto e in zone molto soleggiate e aride e che li protegge da condizioni estreme”, conclude l’esperto.
E’ con questo razionale che i ricercatori Bioderma hanno sviluppato la linea di prodotti solari Photoderm che, con le oltre 30 diverse opzioni, offre una gamma completa per ogni diversa esigenza. L’ultimo nato è Photoderm Bronz brume, con protezione UVA e UVB (SPF 30-UVA 13; SPF 50-UVA 27), da maggio in farmacia, una formulazione in olio secco che, stimolando la produzione di melanina da parte dei melanociti, svolge una doppia azione: garantisce alta protezione e intensifica e prolunga l’abbronzatura. Quindi più applicazioni di Photoderm Bronz brume, più protezione dai danni solari e abbronzatura più intensa. [MORE]