L'Assessore al Turismo replica al governo britannico, "Napoli non è più pericolosa di Londra"

martedì 19 agosto, 2014

NAPOLI, 19 AGOSTO 2014- L'assessore al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele questa mattina ha scritto una lettera all'ambasciatore della Gran Bretagna in Italia, Christopher Prentice, in relazione ad una notizia trapelata ieri sull'avvertimento inglese per i turisti che arrivano ogni giorno in città e per i tanti pericoli della metropoli partenopea.
“Napoli non è certamente tra le città più pericolose del mondo, mentre, per esempio, Londra è nell'elenco stilato da Tripadvisor delle prime 10 città più pericolose d'Europa". All'interno della lettera numerose le motivazioni che intendono salvare Napoli dalla nomea fin troppo pubblicizzata della città sporca e pericolosa. Infatti da qualche anno a questa parte, la città sta vivendo un periodo abbastanza positivo per l'incremento dei flussi turistici che visitano Napoli soprattutto nei mesi estivi. “Questo dato - sottolinea Daniele - ci rende orgogliosi e più che mai responsabili, vigili e attenti a incrementare, dal nostro canto, i servizi di accoglienza e i dispositivi di sicurezza che Napoli, come ogni grande città del mondo, deve assicurare ai suoi cittadini e ai suoi ospiti.[MORE]

Siamo consapevoli ed attenti alla sicurezza, tuttavia dalla stampa o addirittura da messaggi istituzionali provengono talvolta moniti allarmistici sulla città di Napoli, che risultano sproporzionati e non documentati. Uno tra gli altri è purtroppo il caso del sito istituzionale del Ministero degli Esteri di Londra, i cui responsabili invito ufficialmente a Napoli, perchè possano constatare di persona come si vive da turista a Napoli, come del resto accade ogni giorno a tanti cittadini del Regno Unito che sono tra i più numerosi e graditi ospiti della nostra città".
L'accoglienza ed il calore dei cittadini partenopei non sono mai parametri per una classifica così importante, ma intanto c'è ancora chi definisce Napoli la città più invivibile e pericolosa dell'Europa.
Siamo sicuri che sia davvero così?

Nicoletta de Vita

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