L'antidoto che salva la vita!
Fantasticherie del cuore Calabria

L'antidoto che salva la vita!

mercoledì 7 giugno, 2017

Il simbolo del dono della luce, vero antidoto trasferito dal Signore ad ogni uomo, lo troviamo non in un riferimento fantastico, ma nella narrazione storica della guarigione del cieco nato. Così si legge nel vangelo di Giovanni: “Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo»…”. Da una parte gli oppositori di Cristo che lo reputano un peccatore e non prendono coscienza della verità nemmeno dinnanzi ad un fatto storico; dall’altra un comune individuo che riceve la vista anche se nato cieco, sicuro di trovarsi dinnanzi ad un uomo dell’Altissimo. “Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla”.[MORE]

L’uomo di oggi non sia ipocrita come quei farisei che cercano in tutti i modi di convincere il miracolato ad affermare di non essere nato cieco, per poter poi profanare l’operato del Figlio dell’Uomo. Negare oggi l’origine divina di Cristo significa poter adattare a proprio piacimento il racconto evangelico. Un testo sicuramente da studiare, approfondire, ma comunque interpretare secondo il proprio punto di vista, catalogandolo tra i tanti testi filosofici o letterari del presente e del passato. Questa è la realtà odierna, pronta a trasformare il dono della luce di Cristo in un semplice fatto emozionale da condividere magari in certe occasioni, al pari di tante altre sensazioni che scaturiscono dalle continue relazioni giornaliere.

Un argine terreno che avvilisce la vera personalità umana, riducendola ad un fatto antropologico fine a sé stesso. Si preferisce, come gli impostori che manipolavano la Legge del Signore, a distruggere la storia pur di non credere in Cristo, Un “lasciapassare” per l’umanità che le consente di partire da sé stessa, ignorando la verità eterna posta soltanto in Dio. La nostra società fa di tutto per demolire la Parola del Messia, la Chiesa, il cristiano. Lo fa in parlamento; nella famiglia; nelle scuole, sul posto di lavoro, ecc. Utilizza nuove teorie ed effetti speciali creati appositamente per legare la mente e il cuore di ognuno a ciò che propongono a tavolino, nei vari settori, i potenti di turno.

È un vero combattimento permanente che ritarda il benessere comune, quello che libera dal di dentro e permette l’elevazione concreta dell’uomo. Chi riceve la luce da Cristo non può tenersela per sé, come fosse un privilegio personale, Si rischia in tal modo di smarrirla, non partecipando di conseguenza alla redenzione del non credente. Il cieco nato segue Gesù, ma non nasconde quanto ha “riscosso” dal cielo. Ne fa uno strumento di testimonianza perché altri ricevano ogni grazia. Tutto ciò che ci viene dal Signore, anche se riguarda aspetti riservati, non ci appartiene e va reso visibile a chi non ha avuto ancora la possibilità di uscire dai suoi mali. Nessuno si deve vergognare di testimoniare di essere nato cieco nel cuore e nella mente e di vedere oggi ogni cosa con lucidità e sapienza.

 

 


Egidio Chiarella

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