L'America piange le prime vittime dell'uragano e rimane con il fiato sospeso
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WASHINGTON, 28 AGOSTO 2011 L’uragano “Irene” procede inesorabile nella sua corsa iniziata qualche giorno fa in Centro America, dove già si sono contate alcune vittime. "Atterrato" ieri sulle coste degli Stati Uniti, è costato anche lì delle vite umane. L'America intera attende nelle prossime ore l'evolversi del violento e per certi versi anomalo fenomeno meteorologico.[MORE]
Ora gli U.S.A. temono il prossimo imminente impatto con grandi centri dell’Est, tra cui New York, già in parte evacuata.
Alberi abbattuti dalla furia dei venti, la perdita di controllo di auto sorprese dalla bufera, il terrore che arresta il cuore, la folle sfida alle onde abnormi con un surf: così la "roulette" della fatalità, sotto forma di uragano, ha fatto il suo tragico esordio, mietendo le prime nove vittime negli U.S.A.
“Irene” procede lentamente, ha anche perso forza, ma rimane temibilissimo e sta di fatto paralizzando gli stattunitensi sia psicologicamente che materialmente.
La "Grande Mela" New York già stasera potrà fare fare un primo bilancio sulle conseguenze della tempesta sulla città. Per il momento, i tre scali cittadini (JFK, Newark e La Guardia) sono stati chiusi e la città si presenta praticamente deserta, vista la calda, perentoria raccomandazione delle Autorità a non uscire di casa.
Lo stato di emergenza riguarda in tutto 10 stati , per un totale di 65 milioni di abitanti. L’evento meteorologico è reso particolarmente pericoloso a causa dei violenti rovesci d'acqua che accompagnano l'uragano, che teoricamente potrebbero innescare un innalzamento delle acque ed inondare le popolose città costiere, come accaduto alcuni anni fa con effetti disastrosi a New Orleans.
L’America è insomma destinata a rimanere con il fiato sospeso ancora per la giornata odierna e parte di domani, dopodiché si potranno tirare le somme di quanto il fenomeno “Irene” sia costato alla nazione.
Raffaele Basile