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Cari lettori, continua il nostro cammino di approfondimento con la rubrica "l'alfabeto della fede". Le parole che prenderemo in esame oggi sono: L’Alfabeto della fede: Castita’ e Comandamenti. Inoltre, vi ricordo che potete leggere sempre su InfoOggi i numeri precedenti della InfoOggi i numeri precedenti della rubrica. [MORE]
CASTITÀ
La castità è l’uso non solo del corpo, ma anche dell’anima e dello spirito, secondo la volontà del Dio Creatore e Signore dell’uomo, manifestata nella sua Legge Santa.
Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina, avendovi promessi a un unico sposo, per presentarvi quale vergine casta a Cristo (Cor 11, 2). Ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo (1Pt 3, 2). Considerando la vostra condotta casta e rispettosa (Tt 2, 5).
Come si può constatare nella Scrittura l’aggettivo “casta”, “caste” ricorre solo due volte. Una volta in San Paolo e un’altra volta in San Pietro.
Quando si esce dall’obbedienza né il corpo, né l’anima, né lo spirito sono casti. Sono fuori della volontà del Signore. La castità riguarda non solo le persone non sposate, ma anche quelle sposate. Anche nel matrimonio l’uso e le operazioni del corpo, dell’anima, dello spirito devono essere sempre secondo la volontà del Signore. È chiaro, anzi luminoso, che oggi, avendo l’uomo scelto di vivere come se Dio non esistesse, non esiste più per esso alcun problema di castità.
COMANDAMENTI
L’uomo ha ricevuto l’esistenza da Dio. Non esisteva e il Signore lo ha creato a sua immagine e somiglianza. Cosa sono allora i Comandamenti? Lo strumento perché l’uomo attinga senza alcuna interruzione la sua vita in Dio e con essa alimenti il corpo.
I Comandamenti non sono solo quelli contenuti nelle due tavole della Legge. Comandamento è ogni Parola del Signore. L’uomo si deve nutrire di ogni Parola, se vuole entrare oggi nella vita e rimanere in essa per l’eternità. Se oggi si rifiuta di entrare nella vita, anche nel domani eterno sarà escluso dalla vita. Il comandamento non è una imposizione, una sovrastruttura, un giogo per dire all’uomo che lui dovrà stare sempre sotto il suo padrone. Esso è invece la rivelazione della sua verità. Tu, uomo, sei questa verità per creazione. Cammini in questa verità, vivi. Esci da questa verità muori. Il comandamento è la rivelazione all’uomo del suo essere e del suo retto funzionamento.