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BELGRADO, 3 LUGLIO – Sembrerebbe aver ripreso a funzionare l'attività di mediazione svolta dall’Unione Europea tra Kosovo e Serbia. A cinque mesi dalla vicenda del cosiddetto “treno della discordia” è infatti ricominciato il dialogo sulla normalizzazione dei rapporti tra Pristina e Belgrado.[MORE]
Il Kosovo ha dichiarato la propria indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio 2008. Attualmente, 115 Stati membri dell’ONU ne hanno garantito il riconoscimento: tra questi, anche Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Per Belgrado e la Russia (principale alleato serbo ndr) Pristina è invece ancora una semplice provincia autonoma.
Il dialogo tra i due Paesi, faticosamente riallacciato grazie al lavoro dell’UE, ha subito una brusca battuta d’arresto nel gennaio 2017. Dopo 18 anni, infatti, per la prima volta un treno avrebbe dovuto collegare senza cambi Belgrado e Mitrovica, capoluogo del Kosovo del nord.
Il governo serbo dell’allora premier ed attuale presidente Aleksandar Vucic ha tuttavia voluto che il treno fosse verniciato con i colori della bandiera serba, e tappezzato da scritte “il Kosovo è serbo” in oltre venti lingue. Un gesto questo, ritenuto gravissimo da Pristina, che ha quindi schierato forze speciali per impedire il passaggio del convoglio, portando così ad un’escalation della tensione.
Per avere un'idea della gravità della situazione, basti pensare che l'ex presidente serbo Nikolic aveva commentato l'accaduto affermando: “Siamo stati sull’orlo del conflitto”.
Oggi, a distanza di tempo, l’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’UE, Federica Mogherini, ha incontrato a Bruxelles in una riunione a tre, i presidenti serbo e kosovaro Vucic e Thaici, dopo aver avuto colloqui personali con entrambi.
La normalizzazione dei rapporti è infatti un elemento fondamentale nell’avanzamento del processo di adesione all’Unione Europea che entrambi i governi intendono intraprendere. Proprio per questo motivo, nel 2013 Belgrado e Pristina hanno avviato un dialogo mediato.
A margine dell'incontro odierno, il presidente Vucic ha dichiarato che il dialogo proseguirà a livello di capi di Stato.
La situazione non sembra tuttavia essere di facile definizione. La Serbia, infatti, continua ad impedire l'ingresso del Kosovo nelle organizzazioni internazionali e non appare intenzionata a rinunciare alle proprie pretese sulla regione dichiaratasi indipendente.
Paolo Fernandes
Foto: kossev.info