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"Kimono e Samurai": l'antico fascino del Giappone in mostra alla Fondazione Geiger
CECINA (LI), 24 GIUGNO 2013 - Si svolgerà da sabato 13 luglio – vernissage alle ore 18 - fino al 15 settembre 2013 la mostra.
“Kimono e Samurai. Il gesto. L'eleganza. Lo spirito”, nella sala espositiva della Fondazione Culturale Hermann Geiger in piazza Guerrazzi 32 a Cecina (Li), sulla Costa degli Etruschi.
Curata dal direttore artistico della Fondazione Geiger, Alessandro Schiavetti, è un viaggio nel tempo che conduce i visitatori nella cultura, nelle tradizioni e nelle arti del Giappone, attraverso l’esposizione di armature di samurai, di kimono, di lame e svariati accessori che tradizionalmente completano l’abbigliamento e le dotazioni della donna e del guerriero.
In mostra anche una serie di preziose stampe ukiyo-e a tema. Nella cultura del Giappone le arti incarnano al meglio la ricerca costante di equilibrio e armonia che si esplica nella gestualità netta e controllata del maestro, nella perizia della tecnica.
Per questo l’estetica in Oriente è parte integrante della vita quotidiana e non è percepibile cesura tra belle arti e artigianato.
L’artista è comunque custode geloso di una sapienza appresa con dedizione e impegno e destinata poi a passare nell’allievo meritevole, attraversando le barriere del tempo.
La bellezza e la grazia percepibile nelle decorazioni dei kimono, l’indumento tradizionale di donne e uomini del Giappone, la serenità e l’essenzialità che trasmettono dipinti e stampe giapponesi, la funzionalità e l’imponenza terribile delle armature dei samurai, la deformazione grottesca degli elmi kabuto e delle maschere mempo o l’equilibrio perfetto delle lame, sono tutti aspetti della stessa ricerca estetica.
Asimmetria, sobrietà, austerità, naturalezza, la ricerca della profondità delle cose, libertà e quiete sono le sette caratteristiche dell’estetica zen, che è, tra le tante filosofie orientali, quella che forse ha avuto maggiore influenza nel campo delle arti. Al pari, non sarà trascurata l’importanza della ritualità che accompagna azioni apparentemente minime: la vestizione della donna, quella del guerriero, la cerimonia del tè, la calligrafia.
La cesura che sembra insanabile tra le arti legate alla forza e alla sfera del maschile e quelle più connesse alla grazia e alla sfera femminile si scopre così non esistere e avere anzi, sempre, una sintesi sublime nella bellezza e nel gesto rituale.
La mostra offre ai visitatori un percorso finemente simbolico nel complesso mondo del Giappone tradizionale, attraverso i capolavori d’arte applicata messi a disposizione dall’antiquario milanese Giuseppe Piva (armature di samurai del periodo Edo, tsuba, netsuke e paraventi scuola Rimpa), dall’atelier Antichi Kimono di Gloria Gobbi (kimono, haori e obi), da Paolo Cammelli, (lame antiche e moderne), e da Giancarlo Mariani (stampe ukiyo-e e kakemono). Il tutto sarà presentato in un viaggio attraverso ricostruzioni scenografiche di case e giardini tradizionali giapponesi. [MORE]