LONDRA, 22 GENNAIO 2015 - Al termine del vertice mondiale anti Isis, svoltosi oggi a Londra, il Segretario di Stato degli Usa, John Kerry, ha comunicato che è stata eliminata circa la metà dei leader dell'Isis e molti combattenti, per un totale di 6000 militanti in Iraq e in Siria.
"Per vincere, però serve una risposta globale" sono state le sue parole, ma serve "una coordinazione di un gruppo ristretto", pur apprezzando il contributo fornito da ogni membro della coalizione antiterrorismo, nella guerra a cui sta rispondendo il mondo occidentale.
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Secondo il Segretario, inoltre, va effettuata anche una strategia di riduzione, ovvero di taglio alle finanze dei jiadhisti e che secondo le stime del Pentagono, all'Isis, soltanto in Iraq, sono stati distrutti oltre un migliaio di mezzi da quando sono iniziati i raid aerei, come riportato inizialmente da Stuart Jones, ambasciatore americano in Iraq. Duemila sono stati, infatti i raid aerei che hanno permesso alle truppe irachene di riconquistare 700 km quadrati di territorio, sottraendoli all'Isis.
Alla Conferenza Internazionale contro il terrorismo, ha partecipato anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che dopo l'incontro, ha specificato, per evitare psicosi, di non confondere terrorismo ed immigrazione, nonostante il rischio di infiltrati terroristi tra gli immigrati sia notevole.
Luigi Cacciatori
Immagine da arabpress.eu
