TORINO, 5 MAGGIO 2014 - «Abbiamo scritto una pagina importante di storia della Juventus. E' difficile trovare un aggettivo per raccontare quanto abbiamo fatto, come ho già avuto modo di dire a Conte, Mazzia, Marotta, Paratici e Nedved». Lo ha detto il presidente bianconero, Andrea Agnelli, riferendosi alla conquista del terzo scudetto consecutivo da parte della Juve.
«Sono estremamente orgoglioso ma anche consapevole che oggi si chiude un capitolo» ha proseguito Agnelli a margine della presentazione della ‘Unesco Cup’, partita a scopo benefico tra le glorie di Juventus e Real Madrid in programma il 2 giugno allo Juventus Stadium . «Di fatto, stiamo già lavorando per la prossima stagione –ha aggiunto-, perché conta quello che deve ancora succedere e non quello che è già successo».
Tra orgoglio e soddisfazione non è mancata però una vena polemica: «Anche se la contabilità ufficiale dice che sono trenta, per noi gli scudetti vinti dalla Juve sono trentadue. Per questo non metteremo sulle prossime maglie la terza stella, che comparirà soltanto quando le altre squadre metteranno la seconda».[MORE]
I tifosi bianconeri speravano di concludere la stagione con la conquista di un trofeo internazionale, ma Agnelli non fa drammi: «Noi siamo protagonisti in Europa di un percorso di crescita. Nei giorni scorsi mi è capitato di leggere alcuni commenti sul fallimento del Bayern, eliminato dalla Champions League per mano del Real Madrid del mio amico Florentino Perez. Si tratta di una considerazione eccessiva. Ogni anno un centinaio di squadre si presentano al via della Champions e dell'Europa League, ma soltanto due club vincono: dire che gli altri novantotto hanno fallito è sbagliato».
Fonte: repubblica.it
Paolo Massari
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