John Elkann: «Il lavoro c'è, ma i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione»
Economia Lombardia

John Elkann: «Il lavoro c'è, ma i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione»

venerdì 14 febbraio, 2014

SONDRIO, 13 FEBBRAIO 2014 - La lista di personalità illustri che negli ultimi anni hanno espresso giudizi poco felici nei riguardi dei giovani in cerca di occupazione è lunga e sembra non voler finire.

Ad iniziare la saga nel 2007 fu l’allora ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, che sentenziò la scarsa situazione lavorativa dei giovani con un «mandiamo i bamboccioni fuori di casa». Più recente invece è l’aggettivo «choosy», che venne utilizzato dall’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, per indicare i giovani come “schizzinosi” o “inaccontentabili” al punto tale da non accettare proposte di lavoro. Altro indimenticabile exploit fu quello del viceministro al Lavoro, sempre del governo Monti, Michel Martone, che rivolgendosi ai giovani universitari sostenne che «se a 28 anni non sei ancora laureato sei un sfigato». Affermazione questa talmente “acuta” che non necessita di repliche.

Tuttavia, oggi, a Sondrio, dinanzi una folta platea di studenti delle scuole superiori, ha espresso la propria opinione anche John Elkann, rampollo di casa Agnelli, nonché presidente del Fiat Chrysler. «Il lavoro c’è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo. Se guardo a molte iniziative che ci sono – ha affermato Elkann – non vedo in loro la voglia di cogliere queste opportunità perché da un lato non c’è una situazione di bisogno oppure perché non c’è l’ambizione a fare certe cose. Ci sono tantissimi lavoratori nel settore alberghiero e c’è tantissima domanda di lavoro ma c’è poca offerta perché i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione». Sarà pur così, ma in tal caso meglio chiedere a tutti i giovani che sono dovuti emigrare all’estero per trovare un lavoro per poi ridursi, per esempio, a lavorare come cameriere in un normale pub di Londra.

Ma tant’è, parola di John Elkann il quale ha innanzitutto tenuto a precisare che «essere pessimisti non serve a niente, meglio guardare avanti con realismo». E poi, proprio in relazione alle possibilità di lavoro con i paesi esteri, sempre durante l’incontro promosso dalla Banca popolare di Sondrio, ha affermato: «Si è straordinariamente allargato il numero dei paesi con cui abbiamo scambi economici. E questo non va visto con paura ma come fonte di opportunità. Con Fca (Fiat Chrysler automobiles) siamo riusciti a entrare negli Usa. Oggi facciamo Jeep e Maserati in Italia. Se fossimo rimasti fermi non avremo avuto queste opportunità».[MORE]

Sulla presenza o meno di meritocrazia nei posti di lavoro, Elkann ha spiegato: «la meritocrazia nella maggioranza delle organizzazioni esiste. C’è sempre bisogno di qualcuno che sappia davvero fare le cose - per poi comunque ribadire - In realtà nel mercato del lavoro esistono tante opportunità che i giovani non colgono appieno. Temo che ciò avvenga per mancanza di bisogno o per assenza di ambizione».

(Immagine da panorama.it)

Giovanni Maria Elia 

 


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