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Jobs act, varati gli ultimi 4 decreti: via ai controlli a distanza sui cellulari

Sara Svolacchia
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Jobs act, varati gli ultimi 4 decreti: via ai controlli a distanza sui cellulari
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ROMA, 4 SETTEMBRE 2015 – Con i quattro punti approvati oggi dal Consiglio del ministri, il Jobs Act di Matteo Renzi è completo. Lo annuncia il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

La riforma sul lavoro, iniziata nel 2014 e portata avanti per tutto il 2015, è stata integrata con quattro leggi: “Con gli ultimi quattro decreti approvati oggi abbiamo portato a termine un processo di riforma di grandissimo rilievo e in tempi estremamente rapidi”, ha dichiarato sottosegretario Claudio De Vincenti.

Controlli a distanza

Nella fattispecie, è stata approvata la legge – tanto dibattuta anche all’interno dello stesso Pd – sui controlli a distanza. Da oggi in poi, quindi, sarà possibile utilizzare le informazioni ricavate dal Gps (ad esempio mediante smartphone o tablet) e le riprese effettuate con le telecamere di sicurezza a fini disciplinari. Controlli di questo tipo– precisa però Poletti – saranno attuati soltanto nel pieno rispetto della privacy e dopo aver avvertito il lavoratore.

Su questa scia, è stata anche approvata la creazione di un Ispettorato unico per svolgere le attività di controllo: “Lo spirito è quello di migliorare la performance delle ispezioni: anziché avere tre soggetti,ci sarà un istituto solo, così semplifichiamo anche per le imprese”. [MORE]

Assegno di disoccupazione

L’altra legge del programma renziano confermata oggi riguarda l’estensione della durata della Naspi, ossia dell’assegno di disoccupazione involontaria, che avrà una validità di 24 mesi.

Dimissioni

Infine, a cambiare saranno anche le modalità di dimissione: non sarà più possibile presentare un modulo in bianco, mentre occorrerà scaricare l’apposita scheda disponibile sul sito del ministero del Lavoro: “se non c'è un modulo datato e certificato la dimissione non è valida”, ha spiegato Poletti.

È proprio il ministro del Lavoro a dirsi maggiormente soddisfatto per il completamento del Jobs Act: “Abbiamo rimesso al centro il contratto a tempo indeterminato. Centinaia di migliaia di precari hanno un contratto stabile”. E ha aggiunto: “Abbiamo esteso gli ammortizzatori sociali a 1,4 milioni di lavoratori prima senza copertura, cioè i lavoratori in azienda da 5 a 15 dipendenti”.

(foto:nextquotidiano.it)

Sara Svolacchia
 

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Scritto da Sara Svolacchia

Giornalista di InfoOggi

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