Jobs Act: controlli a distanza su pc e telefonini anche senza l'ok del sindacato
Politica Campania

Jobs Act: controlli a distanza su pc e telefonini anche senza l'ok del sindacato

mercoledì 17 giugno, 2015

SALERNO, 17 GIUGNO 2015 - Il nuovo decreto varato dal governo da oggi andrà a modificare l'art. 4 dello statuto dei lavoratori. La nuova riforma prevede che le aziende possano monitorare a distanza i propri dipendenti attraverso pc, tablet e telefoni aziendali, senza nessun tipo di accordo con i sindacati. [MORE]

"Accordo sindacale o autorizzazione ministeriale non sono necessari per l'assegnazione ai lavoratori degli strumenti utilizzati per rendere la prestazione lavorativa, pur se dagli stessi derivi anche la possibilità di un controllo a distanza del lavoratore", si legge nel decreto previsto dal Jobs Act. Nello specifico le novità riguarderanno "gli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa e agli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze" per controllare i quali non servono via libera. In particolare, si tratta dello schema di decreto legislativo sulle disposizioni di razionalizzazione e semplificazione di procedure e adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione del Jobs Act, assegnato, insieme agli altri tre che completano la delega alle Camere per i pareri delle commissioni (per cui sono a disposizione 30 giorni), dopo il primo via libera del Consiglio dei ministri di giovedì scorso.

I lavoratori saranno quindi monitorati attraverso dispositivi tecnologici (come computer, tablet e telefonini messi a disposizione dei dipendenti dall'azienda) e strumenti per misurare accessi e presenze come i badge. Nel dettaglio, l'articolo al primo comma prevede che "gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali".  In mancanza di accordo "possono essere installati previa autorizzazione della Direzione territoriale del lavoro o, in alternativa, nel caso di imprese con unita' produttive dislocate negli ambiti di competenza di più Direzioni territoriali del lavoro, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali". Nel caso in cui  il lavoratore venisse sorpreso a usare questi strumenti per fini non lavorativi, potrà essere sottoposto a sanzioni. Per quanto riguarda la privacy del lavoratore, l'azienda che viene a conoscenza dei suoi dati sensibili, non potrà utilizzare il contenuto della comunicazione personale a fini disciplinari.

 

(foto:palermomania.it)

Filomena I. Gaudioso

 

 


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