Jerry, cane sepolto vivo per due giorni, è stato salvato

venerdì 4 novembre, 2011

DESENZANO DEL GARDA (BS), 4 NOVEMBRE 2011- La polizia lo ha salvato dopo due giorni di supplizio: Jerry, un cagnolino dal pelo bianco e rossiccio, era stato seppellito vivo dal suo padrone. L’uomo è stato identificato in poche ore ed è stato incriminato per maltrattamento di animali. [MORE]

Dopo la segnalazione ad opera di un passante, i vigili si sono recati sul posto indicato, dove hanno notato una buca coperta da un cumulo di ghiaia e brecciolino. Secondo la segnalazione, dall’appezzamento di terra (dove poi è stata scoperto il piccolo Jerry) provenivano lamenti e gemiti. Sulle prime, i vigili non hanno udito nulla, ma soltanto dopo qualche minuto hanno sentito un flebile lamento che proveniva dall’avvallamento ricoperto di sassi e ghiaia. Dopo aver scavato per circa mezzo metro, hanno rinvenuto Jerry, fortunatamente in vita, che aveva resistito a ben quaranta ore di supplizio impostogli dal suo crudele padrone. Il cane respirava visibilmente a fatica e immediatamente è stata portata dell’acqua affinché venisse reidratato. Dopo esser stato tratto fuori dalla buca in cui era stato sepolto, il cagnolino è stato immediatamente curato dai veterinari dell’ASL del posto e non è in pericolo di vita. Ora, è stato affidato dal giudice competente al canile sanitario di Brescia, presso il quale potrà essere adottato da un altro padrone.

L’ormai ex padrone di Jerry è stato quasi immediatamente identificato. L’uomo ha ammesso di aver seppellito il piccolo ben quaranta ore prima, credendolo morto, e ora sarà giudicato per la sua crudele azione. L’uomo non si era preoccupato di contattare persone competenti affinché valutassero l’effettiva morte del cane, e ha pensato di seppellire Jerry autonomamente, senza preoccuparsi delle conseguenze del suo gesto.

Ora, il Presidente dell’ente nazionale protezione animali, Carla Rocchi, ha dichiarato che l’ENPA si costituirà parte civile nel processo. La presidente ha inoltre commentato con sgomento quanto accaduto, sottolineando la gravità di quest’atto, che denota come, nonostante siano stati fatti progressi nella tutela degli animali, persistano ‘’sacche di inciviltà’’.

Claudia Candelmo

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