Jannik Sinner in finale agli US Open 2025: le parole dopo la vittoria con Auger-Aliassime

Il campione azzurro si prepara alla terza finale Slam consecutiva contro Carlos Alcaraz: emozioni, strategie e riflessioni dal post match di New York

Jannik Sinner continua a scrivere la storia del tennis italiano. Con la vittoria in semifinale contro Felix Auger-Aliassime, il numero uno azzurro conquista la finale degli US Open 2025, dove ad attenderlo ci sarà ancora una volta il grande rivale Carlos Alcaraz.

Al termine della partita, Sinner ha raccontato le sue sensazioni in conferenza stampa, parlando di emozioni, pressione e della straordinaria rivalità che sta caratterizzando questa epoca del tennis.

La magia di New York e il peso della finale

Sinner ha sottolineato quanto sia speciale giocare a Flushing Meadows, davanti a un pubblico unico e in un contesto che quest’anno vedrà persino la presenza del Presidente degli Stati Uniti.

“In questi momenti percepisci davvero l’importanza del tennis. Ti senti orgoglioso di essere in campo davanti a così tante persone”, ha spiegato.

Per Jannik, però, l’obiettivo resta sempre lo stesso: concentrarsi sul gioco, senza pensare troppo a ranking e titoli.

“Non parliamo di classifica o di trofei. Quello va e viene. Il focus è affrontare l’avversario più forte del mondo nel miglior modo possibile”.

Preparazione e gestione delle energie

Il campione altoatesino ha parlato anche della gestione del ritmo partita, tra match diurni e notturni:

• Partite di giorno: meno energia spesa, recupero più rapido, possibilità di dormire di più.
• Partite di notte: accettate come parte del percorso di un top player, anche se richiedono un diverso equilibrio fisico e mentale.

La finale si giocherà di giorno, un dettaglio che potrebbe avere un impatto, ma che Sinner dice di accogliere con serenità.

Coaching e filosofia in campo

Uno dei temi affrontati è stato il coaching a bordo campo, oggi consentito:

“Il tennis resta uno sport in cui il giocatore deve trovare soluzioni da solo. L’allenatore può aiutare con piccoli consigli, ma alla fine in campo bisogna decidere in autonomia. Non è cambiato molto rispetto a prima”.

Rivalità con Alcaraz: una sfida che segna un’epoca

La finale sarà la terza consecutiva tra Sinner e Alcaraz in tre Slam e su tre superfici diverse.

“Lui si esprime al meglio sulla terra, ha già vinto due volte a Wimbledon e ora gioca un tennis incredibile sul cemento. Io mi adatto a modo mio: questo dimostra che siamo giocatori completi. Sono felice di essere il secondo a riuscirci dopo di lui”.

La rivalità tra i due ricorda per intensità quella storica tra Federer e Nadal, proiettando il tennis in una nuova era.

Analisi del match con Auger-Aliassime

Contro il canadese, Sinner ha mostrato solidità e lucidità:

“Ho cercato di sbagliare poco e di rispondere a più palle possibili. Felix ha giocato a un livello altissimo rispetto a Cincinnati, soprattutto col rovescio e al servizio. È stato un match di grande qualità”.

Verso la finale di domenica

Ora l’attesa è tutta per la sfida con Alcaraz. Sinner sa che sarà un match durissimo, ma affronta l’impegno con entusiasmo:

“Non vedo l’ora di scendere in campo. In ogni caso, vittoria o sconfitta, si porta sempre a casa qualcosa di positivo. E sarà un passo ulteriore nel mio percorso”.