Italicum, M5S sorpassa Pd e Renzi meno popolare di Di Maio
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
MILANO - Ancora crescita per il M5S dopo il boom delle amministrative di giugno. Secondo un sondaggio condotto da Demos per l’Atlante Politico di Repubblica, il Movimento prevarrebbe sul Pd di Renzi in caso di ballottaggio con ben dieci punti percentuali di distacco. Il Movimento sarebbe anche il primo partito, con un consenso che si attesterebbe attorno al 32% contro il 30% del Partito Democratico. Segnale piuttosto chiaro, che conferma l’andamento delle amministrative e drammatizza ancor più le difficoltà interne al Pd in vista dei futuri scenari politici, dall’Italicum al referendum costituzionale di Ottobre. [MORE]
Italicum e M5S. Alla luce del sondaggio emergono due fattori, peraltro già riscontrati nelle urne. Il primo è che la nuova legge elettorale favorisce paradossalmente i grillini. In un ipotetico ballottaggio infatti le proporzioni dicono 54,7 contro 45,3. Si registra dunque non solo una crescita esponenziale del Movimento, ma anche la indubbia flessione del Pd. Il secondo fattore, non meno rilevante, è un sistema che torna a ripiegare su se stesso. Rispetto all’avvento del tripolarismo generatosi con il pareggio elettorale del 2013, i sondaggi indicano le difficoltà del Centrodestra, con Forza Italia e Lega che non andrebbero oltre il 12%. La sensazione è dunque quella di un ritorno ad un bipolarismo targato M5S-Pd, con Salvini e Berlusconi tagliati fuori nella corsa alla guida del paese, in vista delle elezioni nazionali del 2018. Si aggiungano anche i dati sulle figure dei leader politici: qui l’emblema è “il sorpasso” di popolarità del possibile candidato premier Luigi Di Maio sull'attuale premier e segretario Pd Matteo Renzi. La fiducia nell’ex sindaco di Firenze si attesta in ogni caso al 40%, restando stabile. Cresce, anche se lievemente, quella dell’Esecutivo. Le indicazioni rivelano pertanto un paese spaccato tra due proposte politiche differenti, con la sfida dell’antipolitica e lo spettro di possibili ripercussioni a margine delle questioni internazionali più rilevanti, su tutti il voto contrario del Regno Unito all’Unione Europea.
La mossa di Sinistra italiana. Ed intanto, detto degli elementi favorevoli a M5S per via del sistema Italicum, la legge elettorale tornerà alla Camera a settembre. E’ giunta inoltre da Sinistra italiana, una mozione relativa a possibili profili di incostituzionalità su alcune parti della legge. Primo firmatario è Arturo Scotto: «Chiediamo che il Parlamento si esprima prima che si pronunci la Corte sull’incostituzionalità». Tuttavia, la mozione non sarebbe stata calendarizzata, secondo il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi. Si riprenderà in ogni caso a settembre, in attesa di valutare quali saranno le strategie politiche. La direzione Pd potrebbe rivelare nuovi scenari, con la minoranza pronta a dare battaglia per la modifica della legge e conseguentemente, legare eventuali modifiche ad un appoggio al governo per il Sì al referendum.
foto da: infooggi.it
Cosimo Cataleta