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Istat: Pil ancora in calo nel 2014, solo nel 2015 primi segnali di ripresa

Michela Franzone
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Istat: Pil ancora in calo nel 2014, solo nel 2015 primi segnali di ripresa
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 ROMA, 3 NOVEMBRE 2014 – Nessuna crescita del Pil nel 2014, anzi si prevede un calo in termini reali dello 0,3%, solo nel 2015 si vedrà un leggero aumento dello 0,5% , contro lo 0,6 previsto dal governo, che si assesterà all’1% nel 2016. Questi i dati forniti dall’Istat nel report "Le prospettive per l'economia italiana nel 2014-2016".

"Lo scenario di previsione è soggetto a margini di incertezza legati all'evoluzione della domanda internazionale, agli effetti delle politiche monetarie sul tasso di cambio e all'evoluzione delle aspettative degli operatori influenzate dalla credibilità delle politiche economiche. Le previsioni incorporano gli effetti macroeconomici associati alla manovra di finanza pubblica", spiega Istat.

La fase della recessione si è conclusa ma avverte l’Istat che la ripresa sarà graduale.

Secondo il report la manovra adottata dal governo Renzi avrà: “impatto netto marginalmente positivo nel 2014 ed un effetto cumulativo netto nullo nel biennio successivo” per il bilanciamento tra la spinta del bonus degli 80 euro e gli effetti negativi derivanti dalla clausola di salvaguardia, con l'eventuale aumento dell'Iva.[MORE]

Miglioramenti quest’anno però si vedranno nella spese delle famiglie, che dopo un triennio di riduzione, vedrà finalmente un aumento. Si tratta di una crescita dello 0,3% favorita dall’ effetto di una riduzione della propensione al risparmio.

“Dopo un lungo periodo di flessione, il mercato del lavoro italiano mostra i primi segnali di stabilizzazione. L'occupazione continuerà comunque a contrarsi nel 2014 (-0,2% in termini di unità di lavoro rispetto al 2013)”, con il tasso di disoccupazione che raggiungerà quest’anno il 12,5% per poi scendere lievemente il prossimo anno, fermandosi al 12,4%, con un un “contenuto” aumento dell'occupazione (+0,2%) e attestandosi infine al 12,1% nel 2016.

(foto dal sito www.termometropolitico.it)

Michela Franzone

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Scritto da Michela Franzone

Giornalista di InfoOggi

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