Istat certifica +65 mila occupati a novembre, disoccupazione giovanile cala al 32,7%
Economia Lazio

Istat certifica +65 mila occupati a novembre, disoccupazione giovanile cala al 32,7%

martedì 9 gennaio, 2018

Istat certifica: +65mila occupati a novembre, disoccupazione giovanile cala al 32,7%
ROMA, 09 GENNAIO 2018 - Il tasso di disoccupazione a novembre su base mensile si attesta all'11,0%, (-0,1 punti percentuali rispetto a ottobre), mentre quello giovanile cala al 32,7% (-1,3 punti), lo rileva l'Istat nei dati
provvisori sul mercato del lavoro diffusi oggi. [MORE]

A novembre la stima degli occupati torna a crescere (+0,3% rispetto a ottobre, pari a +65 mila unità. Il tasso di occupazione sale al 58,4% (+0,2 punti percentuali), rileva ancora l'istat. 

Gli occupati arrivano a quota 23,18 milioni: il livello più alto dall'inizio delle serie storiche (1977).

Rileva ancora l'istat che rispetto a novembre 2016 si registra un calo di 7,2 punti percentuali. È il tasso più basso da gennaio 2012, mentre il tasso di disoccupazione generale scende all'11% a novembre, dall'11,1% di ottobre.
Sul fronte dei giovani, a novembre 2017 il tasso di disoccupazione dei 15-24 enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 32,7%, in calo di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente.

Tenendo conto anche di questi giovani inattivi, l'incidenza dei disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari all'8,6% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato), in calo di 0,3 punti rispetto a ottobre.

Il tasso di disoccupazione cresce su base annua, anche, tra gli ultracinquantenni (+0,3 punti percentuali), mentre cala nelle restanti classi di età con variazioni comprese tra -0,3 punti per i 35-49 enni e -7,2 punti per i 15-24 enni.

Al netto dell'effetto della componente demografica, l'incidenza dei disoccupati sulla popolazione è in calo tra i 15-49 enni, mentre cresce tra gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività cresce nell'ultimo anno tra i 15-24 enni (+0,9 punti percentuali), rimane stabile nelle classi di età centrali tra 25 e 49 anni, cala tra gli over 50 (-1,8 punti).

Gianluigi Grillo

 


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