Renzi: "Mettiamo in conto tutto ma non si vince solo con le armi"
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Renzi: "Mettiamo in conto tutto ma non si vince solo con le armi"

martedì 17 novembre, 2015

ROMA, 17 NOVEMBRE 2015 - "Bisogna essere equilibrati e avere buon senso. Devi mettere in conto tutti i tipi di intervento, ma la sfida la vinci se riesci a vincere la sfida educativa, non semplicemente con le azioni militari". E' stato il premier Matteo Renzi ad affermarlo alla presentazione di Origami, in merito alla lotta al terrorismo. Dire che "bisogna chiudere le frontiere significa dire che i terroristi ce li teniamo qui, perche' gli assassini nella stragrande maggioranza dei casi sono nati e cresciuti in Europa, hanno giocato a calcio con i nostri figli" ha osservato il Premier aggiungendo che la minaccia "viene da dentro". [MORE]

Quanto ai nuovi equilibri usciti dagli incontri a margine del vertice di Antalya, il premier ha fatto presente che "la nostra stella polare e' il rapporto con gli Usa", ma "possiamo fidarci di Putin. Sarebbe stato assurdo alzare una cortina di ferro tra noi e la Russia. Non possiamo immaginare di costruire l'identità dell'Europa contro la Russia". Per il premier "è assolutamente cruciale che anche Putin partecipi a questa fase". Quanto al fronte interno, la sicurezza entro i nostri confini, Renzi è chiaro: "nessuno di noi si può permettere il lusso di dire tranquilli non c'è pericolo: chi lo dice vive su Marte. Hanno colpito persino in Australia". Insomma, "nessuno può pensare di essere immune dal pericolo terrorismo".

Per Renzi "sì possiamo fidarci di Putin", che non vuol dire che la Russia sia il ''kingmaker'' nello scacchiere internazionale nella lotta al terrorismo. Putin è il ''capo di un paese cruciale per la stabilita' del mondo'' e per questo, nel contrasto al terrorismo, è "cruciale e fondamentale che Putin ci sia". "Sarebbe stato assurdo alzare una cortina di ferro tra noi e la Russia" ha sottolineato il premier.

Infine una stoccata agli avversari politici: "Se dici 'chiudi le frontiere', come alcuni hanno fatto in questi giorni, dovresti dire che lo fai per tenerli dentro, perché gli assassini nella stragrande maggioranza dei casi sono nati e cresciuti in Europa: la minaccia viene da dentro", ha sottolineato. Meglio invece puntare su un impegno sulla sicurezza basato su più fronti. "Noi stiamo facendo la nostra parte per quanto riguarda le forze dell'ordine: 59mila controlli, 5mila espulsi, incroci di banche dati...", annuncia il premier, "stiamo facendo tutto quello che ènecessario e anche di più. Nelle prossime ore proporrò un grande investimento sulla tecnologia".


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