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WASHINGTON, 13 SETTEMBRE - Arriva dal Pentagono la conferma ufficiale della morte di Al-Adnani, capo della propaganda dell'Isis e considerato il numero due del sedicente Stato Islamico. Secondo quanto appreso dalle agenzie di stampa, il fedelissimo di al Baghdadi è stato dunque ucciso lo scorso agosto durante un raid aereo statunitense nel nord della Siria.
La notizia è stata diffusa da una fonte qualificata della Difesa di Washington all'agenzia France Press ed è stata confermata dal Pentagono: "Al-Adnani è stato ucciso in un nostro raid aereo lo scorso 30 agosto in Siria".
La morte dell'architetto degli attentati dello Stato dei Tagliagole in Europa era stata divulgata dagli Stati Uniti, ma si era creata una sorta di diatriba tra gli USA e la Russia in quanto entrambi ne rivendicavano l'uccisione. Secondo una fonte russa il portavoce dell'Isis era stato eliminato durante un'operazione delle forze armate di Mosca, mentre da Washington affermarono che il numero due dell'Isis era stato ucciso nel corso di un bombardamento durante un'operazione degli Stati Uniti.[MORE]
Dal Califfato, attraverso una nota diffusa dall'Amaq, organo di propaganda dell'Is, arrivarono parole di elogio per il martirio di Al-Adnani, morto per respingere le campagne militari contro Aleppo: "Dopo un lungo viaggio di sacrifici combattendo il partito dei miscredenti, il coraggioso combattente Abu Muhammad al-Adnani ash-Shami è smontato dal suo destriero per unirsi alla carovana dei comandanti martiri, la carovana degli uomini coraggiosi che hanno condotto il jihad, sono stati pazienti nella causa per Allah e valorosi di fronte ai nemici, hanno presidiato le frontiere dell'Islam, e dichiarato la verità mentre la morte li aspettava".
Luigi Cacciatori
Immagine da tgcom24.mediaset.it
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