Iraq: precipitato elicottero iracheno in soccorso ai Yazidi

BAGDAD, 13 AGOSTO 2013 – È precipitato nel nord dell’Iraq un elicottero con a bordo aiuti per le comunità perseguitate dei yazidi. È successo nella zona delle montagne di Shenkal nel distretto di Sinjar. All’interno del velivolo Mi-17 una ventina di persone, tra cui l’unica parlamentare rappresentante dei yadizi, Vian Dakhil, che è rimasta ferita, e una reporter del New York Times. Il governo, intervenendo sull’accaduto, ha subito parlato di guasto tecnico, più tardi però un portavoce dell’esercito iracheno ha affermato: “’l'elicottero ha fornito aiuti ai civili intrappolati sul Sinjar e troppe persone sono salite a bordo del mezzo, che ha colpito la montagna durante il decollo”.

Ferita la parlamentare Vian Dakihil

La parlamentare, unica rappresentante dei yazidi, è rimasta ferita dopo l’impatto. Era stata lei il 5 agosto ad urlare al mondo di fermare questa tragedia. Alla seduta del Parlamento curdo era scoppiata a piangere implorando il governo e la comunità internazionale di intervenire per bloccare l’eccidio del suo popolo. “Nelle ultime 48 ore, 30.000 famiglie sono state assediate sulle montagne di Sinjar, senza acqua nè cibo – aveva detto Vian Dakhil – 70 bambini sono già morti di sete, così come 30 anziani”. “Veniamo massacrati, - ha concluso - la nostra religione viene cancellata dalla faccia della terra. Vi imploro, in nome dell’umanità”. La donna ha rassicurato i familiari con un post su Facebook: ''Le condizioni sono stabili - si legge - sono qualche contusione e fratture alla gamba''.[MORE]

A bordo dell’elicottero la reporter del NYT

Alissa J. Rubin, 56 anni, corrispondente del New Tork Times, e il giornalista freelance che l'accompagnava, Adam Ferguson, 35 anni erano anche loro a bordo del Mi-17. Entrambi hanno riportato ferite. Al momento sembra che la corrispondente americana sia ricoverata all’ospedale di Dohuk per una commozione celebrale e alcune fratture riportate alle costole. Anche gli altri che erano a bordo dell’elicottero sono stati trasferiti dai soccorritori nell’ospedale di Dohuk.

Michela Franzone