Intervista su Max, Morgan dichiara: "fu violata la mia privacy"
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MILANO - Marco Castoldi, in arte Morgan, dopo sei mesi dalla pubblicazione dell’intervista shock sulla rivista Max dove ammetteva di soffrire di depressione di fumare crack, torna sulle cronache nazionali.
Il cantautore milanese si è rivolto al garante della privacy "per non aver ne' il direttore della rivista Max ne' il giornalista e ne' l'editore trasmesso -malgrado espressa richiesta in tal senso dall'interessato- la registrazione della nota intervista, poi pubblicata in data 3 febbraio 2010- che provoco' anche scossoni politici".[MORE]
L’avvocato Cicconi, incaricato da Morgan per portare avanti la sua nuova battaglia contro i media, ha chiesto al presidente Francesco Pizzetti "che i soggetti sopra citati siano obbligati a consegnare a Morgan copia della registrazione di tale intervista” che, secondo il legale, oltre a dover essere data direttamente all'interessato entro 15 gg dalla sua richiesta, riguardando il trattamento di dati sensibili, "non doveva nemmeno essere pubblicata nella parte in cui riferiva questioni attinenti allo stato di salute di Morgan (depressione e periodo in cui la stessa era iniziata a manifestarsi, se prima o dopo la morte del padre suicida)".
Morgan, prosegue una nota del legale, "si e' riservato di agire in sede civile per il risarcimento dei gravi danni subiti".
Infine l'avvocato Cicconi "si e' riservato di adire l'autorita' giudiziaria per la effettiva quantificazione del danno derivante dalla esclusione di Morgan dal 60esimo festival di Sanremo e dalla mancata conferma di esso quale giudice del programma Xfactor".