Intervista di Alessia Mocci ai quattro autori della raccolta Stagioni Poetiche, Rupe Mutevole
Cultura e Spettacolo Lazio Roma

Intervista di Alessia Mocci ai quattro autori della raccolta Stagioni Poetiche, Rupe Mutevole

lunedì 30 gennaio, 2012

CAGLIARI, 30 GENNAIO 2012- “Stagioni Poetiche”, edito nel gennaio 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “Trasfigurazioni”, è una raccolta poetica con quattro autori partecipanti: Antonio de Lieto Vollaro (“Vibrazioni Poetiche”), Lorenzo Traggiai (“Graffiti Notturni”), Gabriele Fabiani (“Polvere Poetica”) e Cristina Parente (“Urla la vita”). Quattro sillogi che consolidano un legame tra parole ed il ciclo consueto della creazione, inteso come ideazione artistica ed umana. Quattro sillogi che esprimono la volubilità del momento, la volubilità del verso poetico. La stagione poetica come simbolo della variatio e sincronismo del pensiero umano con la Natura, la stagione poetica come interscambio fra intelletti devoti all’emblema dell’esistenza.
I quattro autori hanno risposto ad alcune domande sulla loro pubblicazione. Buona lettura!

A.M.: Qual è, secondo te, il significato di Essere Poeta?

Antonio de Lieto Vollaro: Ognuno di noi è un poeta, in quanto esprime le proprie emozioni come meglio crede, ed esserlo è uno dei doni divini più belli, in quanto comunque si comunica e si vuole trasmettere l'amore che si ha dentro, ispirato dall'evento di quel preciso istante.

Cristina Parente: Essere Poeta può essere molto semplice così come molto difficile. Non esistono misure per valutare la grandezza di un Poeta, perché penso che la poesia si presti a diverse interpretazioni e richiede talvolta un particolare sforzo per immedesimarsi nel contenuto poetico di un autore. Penso anche che merito del Poeta sia farsi capire senza espressioni troppo ricercate e di difficile interpretazione.[MORE]

Lorenzo Traggiai: Penso che, oggi, essere poeta significhi stare in una posizione intellettualmente diversa rispetto al resto della società, non dico superiore od inferiore, ma alternativa: un po' come essere studente (ed il fatto di essere tutt'e due mi fa sentire sfacciatamente gasato). Il poeta coglie aspetti della vita o di altre cose che gli altri non colgono o coglie in modo diverso aspetti già noti.

Gabriele Fabiani: Secondo me il poeta è colui che ha un rapporto speciale e diretto con il suo cuore. Il poeta riesce ad organizzare le parole in versi che si tramutano in emozioni, le stesse emozioni che battono nel suo cuore. Anche se il mondo poetico è cosi vasto che è difficile estrapolarne una definizione di poeta. Io stesso non riesco a definirmi poeta ma aspirante poeta, perché a confronto con i veri grandi poeti che hanno fatto la storia della letteratura, io mi sento cosi piccolo.



A.M.: Perché pubblicare in una raccolta a 4 autori?

Antonio de Lieto Vollaro: La cultura, nei secoli, si è sviluppata grazie a molteplici confronti, sicché essere presenti in una antologia, insieme ad altri illustri colleghi, non può che far aumentare il valore di ognuno di noi.

Cristina Parente: Tendenzialmente preferisco pubblicare raccolte personali, ma ho voluto fare una nuova esperienza. Indubbiamente una scelta non valutata appieno perché è un po’ come un salto nel buio, con i pro ed i contro. Confrontarsi nello stesso libro penso sia una bella sfida ed anche un modo per conoscere autori anche molto diversi da te.

Lorenzo Traggiai: A parte che può essere un buon modo di far conoscere il proprio stile anche a chi ne predilige un altro, una raccolta a 4 autori offre quattro punti di vista diversi sul mondo, quattro modi diversi di intendere la poesia stessa, in pratica quattro universi differenti accomunati dal modo di essere esposti. In quest'occasione c'è finalmente un po' di pluralismo autentico, considerando anche che abbiamo età, gusti e provenienze geografiche diverse.

Gabriele Fabiani: Il motivo sta nel fatto che la condivisione fa parte dello scrivere e condividere insieme ad altri tre autori questa raccolta è indice di confronto fra poetiche e stili diversi, ma soprattutto rapportandomi agli altri autori riesco a capire come gli altri intendono la poesia. E mi ha reso felice ed onorato questa esperienza.



A.M.: C’è una lirica nella tua raccolta a cui sei molto legato?

Antonio de Lieto Vollaro: Si, ed è quella della riflessione sull'amore, innamoramento, passione, la vita quotidiana che il nostro cuore vive, palpita, gioisce, si rattrista, e detto ciò è palese il motivo, senza l'amore l'uomo non va da nessuna parte.

Cristina Parente: Non nello specifico. Mi ritengo legata a tutte le liriche della silloge perché sono nate in un periodo poetico molto felice e che io prediligo rispetto ad altri.

Lorenzo Traggiai: Tengo a tutte, perché le ho tirate fuori da un gruppo più grande in cui già trattavo tematiche molto sentite (denuncia sociale, sentimenti, antimilitarismo...). Però se devo scegliere dico “All'ombra di una stella”, una mia piccola dichiarazione di intenti fatta a 16 anni, ancora valida, il cui scenario è quello notturno di gran parte della mia vita; poi “Freddo”, che parla della recente morte prematura della persona che mi ha fatto amare la poesia, la mia professoressa di lettere del liceo.

Gabriele Fabiani: Sono due le liriche a cui mi sento più legato, il loro titolo è “ 29-07-2006” e “25-07-2006”. La prima perché mi ricorda che chi scrive una poesia è spesso una persona sensibile, che vive sensazioni forti ed a volte è fragile. L’ho scritta perché a volte è la tristezza, la malinconia a muovere la penna. La seconda lirica, invece, è la descrizione del posto dove sono cresciuto, un giorno d’estate, me lo ricordo ancora, li c’è casa mia, in quelle parole c’è il mio stare bene fra le colline, gli alberi e a metà strada fra mare e montagna.



A.M.: Dei tre autori presenti, qualcuno ti ha colpito maggiormente?

Antonio de Lieto Vollaro: Bhe ognuno ha un suo stile, eleganza, sensibilità, quindi colpiamo ciascuno in modo differente, sperando di restare indelebili nei ricordi degli altri, autori e non.

Cristina Parente: Sì, mi ha colpito la poetica del giovanissimo Lorenzo Traggiai, per il contrasto stridente tra poesia metropolitana e poesia classica che lo contraddistingue.

Lorenzo Traggiai: Sono interessantissimi tutti e tre, anche se non ho avuto ancora tempo di leggere le loro poesie con l'attenzione che meritano.

Gabriele Fabiani: Mi hanno impressionato in senso positivo tutti e tre. Ero curioso di sapere e di leggere le loro liriche e quando ho avuto la bozza della raccolta, leggendo le altre poesie, ero felice. Mi sono sentito a casa, in un mondo di versi dolci, passionali, soavi. Certi versi mi hanno lasciato senza fiato, completamente in sintonia con la penna dello scrittore.



A.M.: A chi dedichi “Stagioni Poetiche”?

Antonio de Lieto Vollaro: Lo dedico a tutti coloro che leggendo le poesie incluse, possano trovare sollievo alla loro anima e cuore, gioia, conforto, se in esse si raffigurano con le loro storie personali.

Cristina Parente: A tutti coloro che amano la poesia e a coloro che non la amano. La poesia dice molto, basta saperla leggere.

Lorenzo Traggiai: La dedico anzitutto alla mia famiglia: per primi i miei genitori, splendidi, che mi hanno sempre permesso di fare le mie scelte e sono orgogliosi di questa pubblicazione, a mio nonno, a cui da sempre piace leggere poesie, a mia sorella ed a tutti gli altri parenti, contenti per me. La dedico alla persona con cui sto, che mi ispira non poco. La dedico a quelli che hanno sempre apprezzato quello che scrivo, tra cui la professoressa di prima e alcuni amici ed ex compagni di scuola.

Gabriele Fabiani: Questa raccolta la dedico ai miei genitori, a mia sorella ed alla mia fidanzata. Ai miei genitori ed a mia sorella perché ci sono sempre stati, il “nido” da cui migrare e tornare sempre, il loro abbraccio nei momenti più duri mi ha sempre reso più forte. Alla mia fidanzata perché ha sempre creduto in me, perché continua a farlo nei giorni che lei ha reso più completi.



A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?

Antonio de Lieto Vollaro: E' ancora presto per dare un giudizio, ma l'inizio è partito bene, con molta professionalità e serietà, dal come si sono proposti, e fattomi sentire coinvolto nella stesura dell'antologia, chiedendo a noi autori, consigli per la copertina, titolo e dettagli vari. Speriamo che prosegua nel marketing.

Cristina Parente: Non mi è piaciuta la modalità di far pagare molto tempo prima della pubblicazione, vi sono alcuni errori tipografici ed il costo mi è parso troppo elevato… Per quanto riguarda la promozione non mi posso ancora sbilanciare ma già quest’intervista è un buon segno!

Lorenzo Traggiai: Sì, sicuramente, posso dire che mi è piaciuto il modo in cui Rupe Mutevole si è occupata di questo progetto.

Gabriele Fabiani: Con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni mi sono trovato subito benissimo. Sempre disponibile alle mie domande e curiosità. Siamo sempre stati in contatto su qualsiasi scelta e durante la preparazione della raccolta hanno dato sempre spazio al dialogo e alla partecipazione. La consiglio a tutti gli autori che sono in cerca di una casa editrice seria e affidabile, chiara e lungimirante.



A.M.: Hai delle presentazioni di “Stagioni Poetiche” in programma?

Antonio de Lieto Vollaro: Sì, sto giusto preparando, già da ora, un incontro di un giorno a settimana, per il mese di Maggio, in un agriturismo, qui nella mia terra in Sicilia, intitolata: Poesia e Vino, degustazioni di due arti siciliane.

Cristina Parente: Ho in programma delle presentazioni del mio ultimo libro di poesie ma porterò anche “Stagioni poetiche”. Sarebbe interessante fare una presentazione con uno o più autori dell’antologia.

Lorenzo Traggiai: Non ne ho in programma ma ne voglio organizzare il più presto possibile. Intanto sto facendo pubblicità attraverso Facebook e ne sto parlando con chiunque conosco.

Gabriele Fabiani: Certamente, ancora non conosco le date certe, ma saranno organizzate presentazioni nel mio paese, nella città vicina e grazie alle persone che mi stimano e apprezzano la mia scrittura ci saranno altri eventi in cui sarà presentata questa raccolta. Sono veramente felice e non vedo l’ora di iniziare.

La copertina di “Stagione Poetiche” è una creazione del fotografo Fabio Costantino Macis.
http://fabiocostantinomacis.carbonmade.com/

Notizie su Rupe Mutevole:
http://oubliettemagazine.com/2011/05/04/presentazione-della-casa-editrice-rupe-mutevole-edizioni/

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro:
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993

Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni



(notizia segnalata da Alessia Mocci)


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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