"Ora ho voglia di essere felice": intervista alla cantautrice catanese Levante
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"Ora ho voglia di essere felice": intervista alla cantautrice catanese Levante

lunedì 11 maggio, 2015

NAPOLI, 11 MAGGIO 2015 -  Il 5 maggio è uscito "Abbi cura di te", il nuovo album di inediti di Levante, disponibile in tutti i negozi e digital store su etichetta Carosello Records.
Un album intenso, emozionante, divertente e ricco di sentimento che conferma il talento di Claudia Lagona come musicista e come autrice, un abbecedario della felicità in 12 semplici passi legati da un unica vera forza, quella dell'amore verso se stessi.
La produzione artistica è stata affidata alla stessa squadra di lavoro INRI che l'ha accompagnata sin dall'esordio capeggiata da Alberto Bianco (in arte Bianco), cantautore e produttore torinese che aveva già vestito di suoni il fortunatissimo "Manuale Distruzione", mentre i brani sono una coedizione Metatron/Curci.

L'album è stato anticipato dal singolo “Ciao per sempre”, presentato dal vivo al SWSX di Austin ed eseguito per la prima volta in TV dal vivo al Concertone del Primo Maggio e nella puntata del 2 maggio di “Che Fuori Tempo Che Fa” su Rai Tre.
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Infooggi ha intervistato la cantautrice catanese.


Come descriveresti te e la tua musica a chi ancora non ti conosce?

« Molto sincera sicuramente. Io con la mia musica parlo di me, per cui tento di analizzare tutte le storie che mi capitano attraverso i testi delle canzoni… è un po’ una sorta di seduta psicanalitica, gratuita tra l’altro…»

Hai debuttato nel 2013 col singolo “Alfonso”, divenuto uno dei tormentoni dell’estate di quell’anno, ti aspettavi tanto successo? Come lo hai accolto?

«No, non me l’aspettavo per niente perché arrivava in un momento in cui avevo deciso che non avrei voluto più aspettarmi nulla dalla musica, per cui… ecco perché anche quel ritornello sincero e senza filtri: “ che vita di merda”… mai pensavo che una radio potesse passare un brano così, invece è successo e chiaramente da lì mi sono mossa di conseguenza… per cui tutte le aperture di Gazzè, del “Sotto casa tour” e poi il mio tour, il disco che è andato benissimo, è stato molto premiato, rivelazione live (Levante ha vinto il premio per il Best live rivelazione dell’anno nel 2014, ndr)… è stato tutto molto strano… la cosa bella è che comunque sono molto radicata a terra, quindi mi illudo poco e cerco sempre di rimanere ancorata alla realtà»

Hai iniziato a scrivere canzoni sin da giovanissima, ma il tuo disco d’esordio “Manuale distruzione” è stato pubblicato solo nel 2014, dopo anni di gavetta e qualche porta chiusa in faccia. A differenza di altri colleghi tuoi coetanei hai scelto di non “passare” dai talent show, come mai? Qual è il tuo pensiero sui talent?

« Io ho deciso di fare da me, di scegliere un percorso indipendente, perché avevo bisogno di sentirmi indipendente, di scegliere per i fatti miei e di non essere ancorata a una major che mi dicesse cosa dovevo cantare, cosa dovevo scrivere, come dovevo farlo, ma ho preferito sentirmi libera, per cui ho deciso di camminare da sola. Per quanto riguarda i talent, sono molto contenta che esistano, però sono meno contenta che esista solo quello in Italia al momento… il fatto che tantissima pubblicità venga data ai talent e poca a gente che è validissima, ma fa una strada diversa… questa chiaramente è la potenza della televisione, per cui è inevitabile…»

Hai origini catanesi come Carmen Consoli, non hai mai pensato di farti produrre da lei dato che ha una sua etichetta discografica?

« No, assolutamente no (sorride, ndr). Carmen è una cantautrice stupenda e la stimo tantissimo, però nella produzione, nella scrittura dei testi, diciamo che siamo così distanti in realtà che non sarebbe corretto fare una cosa del genere…poi magari che ne so, una collaborazione sarebbe bello… però no, io ho trovato il mio mondo con la mia produzione, con i miei produttori artistici, il più importante, che è un caro fratello, è Alberto Bianco, però per il resto va bene così ( sorride di nuovo, ndr)»

A proposito di Alberto Bianco (cantautore torinese, ndr), anche la produzione artistica del tuo nuovo lavoro, come quella del precedente, è curata da lui. Com’è nata la collaborazione tra voi?

«Io e Alberto siamo amici da moltissimo tempo, ci conosciamo dal 2008. Lui è un artista INRI, la mia etichetta (Istinti Non Ritenuti Idonei, etichetta discografica indipendente, ndr), nel senso che io ho firmato anche con Carosello (Carosello Records, ndr), ma INRI continua a seguirmi per la parte artistica; per cui quando si è presentata l’occasione di poter registrare il disco, ci siamo detti: “Perché non farlo insieme, perché non tentare di registrarlo insieme?!” visto che comunque i nostri gusti sono molto simili musicalmente… e alla fine è andata bene. Mi sono trovata così bene con “Manuale distruzione” che ho deciso che anche “Abbi cura di te” lo avrebbe fatto lui»

Il 5 maggio è uscito il tuo secondo disco che sin dal titolo, “Abbi cura di te”, lascia intendere un cambiamento di prospettiva rispetto all’album d’esordio “Manuale distruzione”. E’ cambiato il tuo modo di vedere le cose?

«Sì, sono cresciuta sicuramente. Diciamo che in “Manuale distruzione” c’è un atteggiamento molto adolescenziale nei confronti della vita, nel senso che mi sono fatta coccolare dalla tristezza in qualche modo, invece in “Abbi cura di te” ho proprio la voglia di essere felice e si sente in ogni traccia, sono spinta dal desiderio di trovare un equilibrio, una serenità mia, di credere un po’ più in me stessa, di amarmi un po’ di più e quindi il cambiamento che esiste è proprio quello, il fatto che c’è meno cinismo in questo disco»

Tra i brani dell’album ce n’è qualcuno a cui sei più legata?

«Se devo essere sincera sono soddisfatta di tutte e 12 le canzoni per cui mi piacciono tutte quante. Sicuramente il brano con mia mamma (Finchè morte non ci separi, ndr) è una perla preziosa»

Sei reduce dal concertone del 1° maggio, dove hai suonato anche lo scorso anno. Cosa significa per una giovane artista come te esibirsi su un palco così importante?

« E’ una grande emozione perché io salgo su quel palco col sentimento di chi ha perso un genitore sul lavoro, per cui salgo con uno stato d’animo un po’ triste ma anche un po’ di rabbia, per cui sono sempre molto grintosa sul palco. Devo dire che il primo maggio di quest’anno è stato un po’ diverso rispetto al primo perché conoscevo la sensazione dell’emozione, della mancanza di salivazione, della mancanza di respiro, per cui ho aggredito da subito quella sensazione e l’ho gestita meglio. Diciamo che me la sono goduta di più quest’anno»

Invece, l’esperienza del tour americano che esperienza è stata?

«E’ stata stupenda perché mi sono confrontata tantissimo con una cultura totalmente diversa, con tanti generi musicali, il South by Southwest di Austin, un festival stupendo dove c’è tantissima musica. Sono tornata a casa dicendomi che si può fare veramente tanto tanto di più, il livello è molto alto»

C’è un artista in particolare con cui ti piacerebbe collaborare in futuro?

«Fra gli uomini sicuramente Cesare Cremonini, mi piace molto perché è quello che in Italia, secondo me, fa il pop più bello… poi ci sono tanti altri cantautori che mi piacciono, tanti altri artisti, però Cesare è quello che mi piace di più»

“E a livello internazionale?”

«Feist è una di quelle cantanti che mi piacerebbe tanto conoscere e poi c’è anche questa Natalia Lafourcade che mi ha fatto innamorare di lei con un brano stupendo che si intitola “Hasta la Raiz”. Lei è messicana, mi piacerebbe tanto conoscerla e magari, chi lo sa, fare una collaborazione in spagnolo, sarebbe bello»

Hai tre album da consigliare ai lettori di InfoOggi?

«Mi metti un po’ in difficoltà perché i brani sì, ma gli album…mi metti un po’ in difficoltà. Allora… Bon Iver con il penultimo, mi sembra, che si chiama “For Emma, Forever ago”; Natalia Lafourcade dove c’è “Hasta la Raiz” e poi Feist col suo primo disco…»
 

Non perdere i prossimi Appuntamenti instore e Live di Levante.

Ultime date instore:

12 maggio – Verona – Feltrinelli di Via Quattro Spade (h 18.00)
13 maggio – Bergamo – IBS di via XX Settembre (h 18.00)
 

Date tour

6 giugno - Milano - Miami Festival
16 giugno - Bologna - Biografilm Festival
20 giugno - Sassocorvaro (PU) - Indietiamo Festival
26 giugno - Foresto Sparso (BG) - Forest Summer Fest
27 giugno - Vicenza – Festambiente

[foto: metatron]

Antonella Sica

 


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