Intervento su esclusione Catanzaro da zone franche urbane (ZFU)
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CATANZARO, 30 LUGLIO 2013 – Riceviamo e pubblichiamo nota.
Perché la Regione Calabria ha escluso le piccole e medie imprese di Catanzaro dalle zone franche urbane (ZFU)?
Non riusciamo a comprendere come uno strumento, che in questo momento sarebbe ossigeno per l’economia e il lavoro locale, sia stato applicato a realtà come Cosenza, Rossano, Corigliano, Lamezia, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, ma non a Catanzaro. Grazie alle ZFU, ricordiamo, le p.m.i. godono di un medio-lungo periodo di esenzione sulle imposte sui redditi, Irap, Imu, contributi Inps.
Le Zone Franche Urbane sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese.
“Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse”, spiega il Ministero dello sviluppo economico.
Chiediamo, come già per tante altre opportunità di cui Catanzaro ha fatto a meno per scelte altrui (vedi ITS), la Città Capoluogo non merita, o non ha bisogno delle ZFU?
Chiediamo chiarezza in merito, invitando il Sindaco Abramo a fare valere le ragione del Capoluogo di Regione e a spiegare il o i perché di questa decisione che penalizza ancora Catanzaro.
Antonio Giglio, Consigliere comunale Capogruppo SEL [MORE]